Milano, 31 dic. (LaPresse) – “Su Pato e Robinho io spero che ne vada via uno solo”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista esclusiva a Radio Lombardia. Il patron rossonero ha spiegato che per il Milan ci vorranno tre anni di ‘rifondazione’ per cui ora la squadra punta essenzialmente sui giovani. “Mi spiace moltissimo soprattutto per Pato perché fino a quando non ha cominciato questa serie incredibile di incidenti era il numero uno del Milan del futuro, un vero campione. Sul mercato – ha ricordato Berlusconi – ci furono delle offerte venute dai ricchi club, che ora sono solo quelli di arabi e di russi, che ci offrirono addirittura la cifra di 40 milioni di euro. Penso che saremo costretti a cederne soltanto uno dei due”. Adesso “dobbiamo consacrarci a un’opera di rifondazione – ha aggiunto il Cavaliere – che io credo non potrà essere inferiore a tre anni, per arrivare ad avere una squadra di veri campioni e riprendere il nostro ciclo da protagonisti, con la possibilità di contare su una rosa di giocatori che possa durare nel tempo”.
Per questo il Milan sta osservando un centinaio di ragazzi fra i 18 e i 20 anni. “Devo dire, rivolto ai miei colleghi rossoneri, che sono diversi milioni in Italia e non soltanto in Lombardia – ha spiegato l’ex premier -, che abbiamo goduto per 26-27 anni e che non si può godere all’infinito. Ora siamo stati abbandonati per sopraggiunti limiti di età da tanti campioni che ci hanno portato in cima al mondo, ad essere la squadra che ha vinto più trofei internazionali nella storia del calcio. E penso che ne vinceremo ancora perché non ho in programma una immediata dipartita da questa valle di lacrime. Quindi noi manteniamo ferma la nostra missione di essere la squadra protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Dobbiamo però consacrarci a un’opera di rifondazione”.
“Stiamo guardando a circa cento ragazzi intorno ai 18-20 anni, ne abbiamo individuati alcuni che speriamo di portare già al Milan – ha assicurato -. Intanto godiamoci quelli che abbiamo. El Shaarawy è strepitoso, De Sciglio, veramente bravo, De Jong, su cui abbiamo molte speranze. Ma a questi tre si aggiungeranno tutti quelli che riusciremo a scovare. Tutti i nostri osservatori oggi hanno lasciato l’attenzione ai cosiddetti top player e si sono dedicati ai top young”.
Successivamente, il Cavaliere ha parlato ancora. “Il Milan è la squadra più titolata al mondo e io ho l’onore di essere il presidente che ha vinto di più nel calcio. Quello che mi segue è Bernabeu e a Madrid gli hanno intitolato uno stadio”, ha detto ai microfoni di Radio Marte. “Molti campioni sono andati via per limiti di età, Ibrahimovic e Thiago Silva sono stati ceduti per ragioni di bilancio, quindi abbiamo cominciato un nuovo ciclo. Ci vorranno almeno tre anni per essere nuovamente al top – spiega il presidente del Milan – abbiamo puntato sui giovani. Niang, secondo molti è meglio di Balotelli, El Shaarawy e De Sciglio sono tra i migliori”.
Per Berlusconi, quindi, “tra tre anni ci confronteremo alla pari con il Napoli. Quest’anno la Juve è la più forte. Il Napoli sta andando bene, Cavani è invidiato da tutti e fa sognare i napoletani. Gli azzurri sono sulla strada per diventare stabilmente protagonisti del campionato italiano”.
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