Torino (Italia), 17 lug. (LaPresse) – La parte più corposa del Tour de France è andata ma non per questo la strada per Parigi è meno impegnativa. La carovana gialla oggi si è fermata per la seconda volta e domani riprenderà con due tappe di montagna, seguite da una vallonata, da una crono e dalla passerella sugli Champs-Elysees. Cinque giorni in totale, che il capitano della Liquigas-Cannondale Vincenzo Nibali vuole sfruttare per inseguire il miglior risultato possibile.
“Finora è stato un ottimo Tour ma non per questo voglio accontentarmi. Il terzo posto che occupo ora – ha dichiarato – è sicuramente importante, se ci fosse la possibilità di fare qualcosa di meglio, però, intendo coglierla. C’è ancora il terreno per lasciare il segno, per attaccare e inventarsi qualcosa. Le prossime due tappe saranno quelle decisive in questo senso. Non le conosco benissimo ma Basso è stata un’ottima guida. L’arrivo in discesa di domani è intrigante, ma a quanto mi risulta non è troppo tecnica e non so quanta differenza si possa fare”.
Per lo squalo dello stretto: “la giornata di giovedì, piuttosto, si presta ad attacchi. Sky e i suoi uomini di punta Wiggins e Froome hanno confermato giorno dopo giorno di essere padroni della corsa, ma le situazioni che possono accadere sono imprevedibili. Potrebbero nascere alleanze difficili da controllare. Mi aspetto un Van den Broeck ancora battagliero, così come Evans o altri. Insieme potremmo provare a insidiare il loro strapotere. E poi ci sarà da capire i ruoli in casa Sky. Wiggins offre più garanzie e ha la crono dalla sua parte. Di contro è un regolarista e potrebbe soffrire i cambi di ritmo sulle salite: che cosa farà Froome, che in salita è più forte, nel caso riuscissimo a staccarlo? Le mie ambizioni, dalla partenza a oggi, non sono cambiate. Sono però realista e, seppur ci proverò, per vincere la maglia gialla ci vorrebbe un’impresa storica. Nei prossimi giorni guarderò chi mi sta davanti ma anche chi mi sta dietro. Il vantaggio su Evans non è rassicurante, ma nell’ultima cronometro credo che conteranno più le forze che l’abilità. Sono tranquillo, ho buone sensazioni e sono motivato a fare bene: le condizioni per chiudere questo Tour alla grande ci sono tutte”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata