ROMA – Nate in Inghilterra, la patria di tutte le scommesse, e presto ufficialmente in Italia: entro la fine dell’anno anche gli italiani potranno giocare sulle ‘novelty bets’, le puntate su costume e gossip. La Commissione Europea, dopo tre mesi di ‘stand still’ – necessari perché previsti da una Direttiva comunitaria – ha dato il via libera al decreto che prevede l’apertura del palinsesto dei Monopoli di Stato. I bookmaker italiani potranno aprire liberamente (o quasi) giocate “atipiche” su eventi sportivi ed extrasportivi, sfidando a colpi di fantasia i loro colleghi esteri, storicamente liberi da ogni vincolo. Le “novelty bets” prendono spunto dalla cronaca e tramutano in quota qualsiasi cosa appaia sulle prima pagine dei giornali o sulle copertine dei rotocalchi più o meno rosa. Il futuro dell’euro, le bizze del meteo, il colore delle scarpe di Belen nella prima serata di Sanremo: il prossimo step delle scommesse made in Italy è un’apertura “all’inglese”. Con le dovute differenze, però. Se oltremanica le “novelty bets” sono affidate totalmente e liberamente alla creatività dei quotisti, in Italia – dove il sistema è regolamentato dai Monopoli di Stato – ci sarà bisogno di un controllo supplementare. Ogni bookmaker made in Italy, oltre alla lista di eventi ‘classica’ su cui accetta scommesse, potrà chiedere ad Aams (che darà una risposta entro 30 giorni, altrimenti la proposta stessa decadrà) l’autorizzazione per inserire rapidamente puntate speciali su fatti di cronaca, costume o sport nel proprio menù. Ogni proposta dovrà ricevere una valutazione di “opportunità”: nessuna puntata sulle elezioni politiche italiane, bandite le scommesse che implichino discriminazioni di sesso, razza, religione o che invadano la privacy, dei personaggi pubblici a cui si fa riferimento. Il risultato delle scommesse sarà nella maggior parte dei casi autocertificato, con sanzioni per chi bara. Per i nostri bookmaker ci sarà da pagare un’ulteriore tassa (che sarà dello 0,5% e che va sommata al 4,2% già previsto sulle scommesse), ma – c’è da scommetterci – le “novelty bets” all’italiana saranno una grande occasione di marketing per i nostri allibratori, alle prese con un mercato in discesa: nel primo semestre 2012 le scommesse sportive hanno raccolto poco meno di due miliardi di euro, in calo – per la prima volta dalla legalizzazione del 1998 e nonostante gli Europei di calcio – del 4,4% rispetto all’anno precedente. AG/Agipro
Arrivano le Novelty bets: anche in Italia si scommetterà su gossip e cronaca

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