Londra 2012, Vezzali portabandiera: Sarà un onore

Londra 2012, Vezzali portabandiera: Sarà un onore

Roma, 22 mag. (LaPresse) – Mattinata speciale per Valentina Vezzali, nominata ufficialmente portabandiera azzurra per le Olimpiadi di Londra 2012 nel corso del consiglio nazionale del Coni che si è svolto a Roma. “Ho vissuto tante esperienze, ma non mi sono mai emozionata come adesso. Ho il cuore che batte forte!”, ha detto la campionessa del fioretto. La stading ovation spontanea, da parte dell’intero Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico, è stato non solo un atto di piena condivisione della scelta operata dal Presidente del Coni, Giovanni Petrucci e dal Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, ma anche un reale riconoscimento ad un’atleta unica nel suo genere. “Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, non poteva esserci altra scelta” ha esordito il vertice dello sport azzurro, Giovanni Petrucci, giustificando una decisione ufficializzata esattamente ad un mese di distanza dal giorno in cui il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accoglierà al Quirinale la squadra azzurra prima della partenza per Londra. “Valentina Vezzali – ha detto ancora Petrucci – ha sempre dimostrato serietà, puntualità e professionalità, non solo nella sport ma anche nella vita. E’ una campionessa che è esempio per tutti e rappresenta una bella federazione. Sentirete come i giornali ed i media esteri commenteranno questa nostra scelta!”.

Poi la parola è passata a lei, ‘Nostra Signora del Fioretto’ che aggiunge al suo curriculum la voce: “alfiere azzurro a Londra2012″.”Innanzitutto grazie al Presidente del Coni, Giovanni Petrucci ed al Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, per aver scelto me per questo ruolo, Ma un grazie ritengo di doverlo dire ai miei genitori ed al mio primo maestro di scherma. Sono loro che mi hanno insegnato i valori della vita ed il rispetto della bandiera. Grazie poi alle Fiamme Oro ed alla Federazione, mie famiglie alle quali sono orgogliosa di appartenere”. Già, l’orgoglio: sentimento antico e romantico, a volte eccessivamente palesato, altre volte difficile da esprimere. L’orgoglio è però una delle caratteristiche di Valentina Vezzali. Il suo cantare a squarciagola l’inno di Mameli sul podio, il suo sorriso largo e le esultanze oramai tipiche, sono elementi distintivi di una campionessa che non ha mai mancato di portare onore e lustro all’Italia. “E’ un onore portare questa bandiera- ha detto ancora con animo sincero -. Ne avverto anche il peso, non fisico, ma simbolico. L’Italia sta attraversando un momento difficile e credo che lo sport debba servire da stimolo per superare questa fase. Penso ai giovani – ha detto ancora Valentina Vezzali -. Così come noi atleti siamo unici artefici dei nostri risultati, così loro devono essere protagonisti del loro destino, infondendo passione, impegno e senza lesinare sacrifici. L’Italia è un Paese che eccelle e questo grazie a uomini e donne che non si arrendono mai”.

Al suo fianco, oltre ai vertici del Comitato Olimpico Nazionale, anche il Capo della polizia Antonio Manganelli. “Valentina Vezzali – ha detto – è un modello identificativo per i nostri giovani. Siamo orgogliosi che appartenga al nostro Gruppo Sportivo”. Alle spalle della portabandiera azzurra a Londra, gli alfieri di Pechino2008 ed Antlanta1996, Antonio Rossi e Giovanna Trillini. “Mi faro dare qualche suggerimento da loro – dirà Valentina Vezzali nel corso della conferenza stampa che ha seguito i lavori del Consiglio Nazionale Coni -. Ricordo ancora ad Atlanta, la mia prima Olimpiade, l’emozione grandissima di Giovanna Trillini prima di entrare nello stadio Olimpico con la bandiera in mano. Per me è stato un simbolo ed un modello”. A seguirla da lontano, tra gli scranni del Salone d’Onore, anche Diana Bianchedi, già vicepresidente del Coni, ma soprattutto componente, con Giovanna Trillini e Valentina Vezzali, del “dream team” che conquistò l’oro a Sydney2000. Ad ascoltare le parole, tutti i Presidenti delle Federazioni Sportive italiane. Ma lo sguardo di uno di questi, in particolare, aveva una luce diversa. “Rappresentare la scherma italiana è un onore ogni giorno – ha confessato il vertice della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso -. Ci sono dei momenti però, in cui, avverti il piacevole peso della tradizione e della grande storia del nostro movimento schermistico. Oggi è uno di quei giorni. Avvertire come vi sia da parte di tutti il reale e sincero convincimento che Valentina Vezzali, oggi, sia l’atleta più meritevole di rappresentare lo sport italiano, è motivo di vero orgoglio per la scherma”.

La mattina si è conclusa con la conferenza stampa di Valentina Vezzali e le interviste di rito. “Ricordo ogni emozione di ognuna delle quattro Olimpiadi a cui ho partecipato – è stata una delle dichiarazioni rese da Valentina Vezzali ai tanti giornalisti presenti – ma questa di Londra sarà speciale ed unica, ad iniziare dalla “novità” del giro di pista con la bandiera. La gara all’indomani? Non mi preoccupa, perché ricordo Juri Chechi ad Atene2004 e poi avrò la possibilità di riposare, dato che inizierò a tirare intorno a mezzogiorno. Mi chiedete se sarà la mia ultima Olimpiade? Non è detto!”.

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