Milano (Italia), 18 mar. (LaPresse) – “Io il principale imputato di questa stagione non positiva? Non scappo mai di fronte alle responsabilità: me le prendo, se a qualcuno fa piacere, comunque la spiegazione di questa stagione verrà fatta, la farò, magari addirittura in conferenza stampa alla fine della stagione, anche perché ho sentito dire cose giuste, ma anche inesattezze, di base, o cose che potevano sembrare, o sono, di parte”. Lo ha detto il direttore dell’area tecnica dell’Inter Marco Branca ai microfoni di Sky Sport prima del match di campionato contro l’Atalanta. “A me piace stare vicino alla mia squadra, i nostri tifosi devono fare la stessa cosa, perché siamo a 8 punti dal terzo posto, abbiamo squadre vicino e ci sono partite decisive. Pensiamo a lavorare bene, poi per le spiegazioni ci sarà tempo”, aggiunge Branca. Poi in ottica futura, Branca dichiara: “Stiamo già lavorando da tempo, stiamo pianificando, in questo momento però siamo ovviamente anche molto concentrati sul finale di stagione, ci sono molte opportunità per fare bene”. Al direttore dell’area tecnica, infine, viene poi chiesto un commento sulle esternazioni di Lele Oriali: “No, non devo rispondere, perché anche quando era qua – e non si è mai occupato di mercato se non nei primi due anni della mia gestione – non conosceva le cose della società come le conoscevo io, come le conosceva il mio presidente”.

Non si è fatta attendere la replica di Oriali: “Branca, con tutti problemi che ha l’Inter e che lui ha contribuito a creare, farebbe meglio a pensare a quello piuttosto di parlare di me, che da tifoso ho espresso delle critiche nei confronti della squadra”, così l’ex dirigente. “Non so perché sia uscito con queste dichiarazioni – spiega – perché lui stesso sa che molte trattative le abbiamo condotto assieme”.

“Ma la cosa che mi preoccupa di più – continua Oriali – è che Branca ha detto che sta già lavorando per il prossimo anno: se fosse vero spero che stia lavorando per il futuro di un’altra squadra, non dell’Inter. Penso che come sia giusto dargli dei meriti quando l’Inter ha fatto bene, ma non era solo che gli piaccia o no, ora – puntualizza l’ex dirigente – la realtà dei fatti dice che da due anni sta lavorando da solo e i risultati sono quelli che vedete”.

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