Giocare online e, in qualsiasi momento. Il passaggio dal 2010 al 2011 ha segnato il primo ingresso deciso del gioco online italiano nelle iniziative per smartphone, con 18 operatori (il doppio rispetto al 2010) che hanno messo in campo applicazione e “mobile site” per i dispositivi portatili. E’ boom anche per le iniziative sui social network: tra Facebook e Twitter il livello di attività è cresciuto nel 2011 del 128%. Un dato che emerge dallo studio a cura dell’Osservatorio Gioco on Line del Politecnico di Milano. Il gaming è, al momento, la terza voce nei scelta degli italiani per l’intrattenimento, superato solo dai videogiochi e staccato di pochissimo dal cinema. La spesa per i film in sala ha toccato nel 2011 i 748 milioni (-10% rispetto al 2010), 13 in più del gioco online, verso il quale sono andati 735 milioni, in aumento del 7%. Surclassate, invece, sia la spesa per il teatro – ferma a 395 milioni (-1%) – sia quella dei biglietti per le partite allo stadio, quasi tre volte inferiore a quota 256 milioni (-5%). Nei mercati dell’entertainment solo il settore dei videogiochi e delle consolle cresce di più del gioco online, con poco più di un miliardo speso e un aumento del 10%.
Il giocatore tipo è maschio, residente al Sud e preferisce il poker: il 47% dei “players” proviene dal Sud o dalle Isole, gli uomini rappresentano circa l’86% del totale, mentre la divisione per fasce di età evidenzia che il gioco online attrae soprattutto il segmento compreso tra i 25 e i 34 anni (al 32%) e quello tra i 35 e i 44 (27%). Più di un giocatore attivo su due (il 52%) sceglie il poker a torneo; seguono le scommesse sportive (49%), il poker cash (40%), mentre i casinò games si fermano al 9%. LL/Agipro
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