Roma, 5 mar. (LaPresse) – “Per me vincere il derby è una grande soddisfazione. Era andata male negli anni precedenti ora mi sto prendendo le rivincite. E’ una mattinata serena”, così il tecnico della Lazio, Edy Reja, ai microfoni del programma di Radio 1 “Radio Anch’Io Sport’. “La squadra ha fatto bene – ha aggiunto – siamo stati facilitati dall’espulsione, anche per bravura nostra, perchè giocare il derby in inferiorità numerica non è mai facile. La Roma in dieci ha giocato davvero bene, noi dovevamo chiuderla ma alla fine abbiamo meritato”. L’allenatore goriziano ha avuto parole di rispetto per i giallorossi: “Affrontare la Roma incute sempre timore – ha spiegato – perchè ha molti bravi palleggiatori e spinge tanto sugli esterni. E’ chiaro che questo lascia spesso i due centrali uomo contro uomo però quando la Roma è riuscita a giocare come vuole Luis Enrique fa 3-4 gol come successo in alcune occasioni”.

Sul suo futuro Reja ha specificato che: “Ci sono state divergenze con il presidente poi ci siamo trovati ed abbiamo concordato che il rapporto continuerà anche al termine di questa stagione. L’intesa con Lotito c’è poi io non firmo mai prima di fine anno perchè non mi porta bene”. “Il mio rapporto con la società – ha aggiunto – è sempre stato ottimo poi in ogni famiglia ci sono discussioni importanti. L’importante è saper fare un passo indietro da una parte e dall’altra e continuare. Io mi auguro di poter proseguire la mia esperienza con la Lazio. L’importante è la sintonia con il gruppo e la società”. Reja ha parlato anche dei mancati acquisti di spicco nel mercato di gennaio: “Si voleva migliorare l’organico ma non ci siamo riusciti – ha aggiunto – a volte certe cose sul mercato non vanno in porto ma la volontà del presidente è di fare una Lazio più forte”.

Il tecnico biancoceleste non si pone limiti per la stagione in corso: “Cosa ci manca per puntare allo scudetto? Niente. Recuperare quei 6-7 giocatori al momento non disponibili e credere nelle nostre potenzialità”. “Differenze fra Milan e Juve? Il Milan ha una rosa adeguata e giocatori solisti che da un momento all’altro ti trovano la giocata – ha concluso – la Juve quando cala di intensità può avere qualche problema. Noi speriamo che questa squadre crollino ma sarà difficile. Ora abbiamo la Juve a tiro e cercheremo di fare il massimo. Mancano 12 gare. L’obiettivo è giocare partita dopo partita e vincerle tutte possibilmente”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata