Torino, 19 dic. (LaPresse) – “Dalla Juve ci divide lo scontro diretto nelle alttra 14 partite abbiamo fatto meglio. Quello di ritorno sarà a San Siro e vediamo cosa succede”, così l’Ad del Milan, Adriano Galliani, ai microfoni del programma di Radio Rai ‘Radio Anch’io Sport’.
Riguardo al mercato Galliani ha spiegato che: “Se Cassano non avesse avuto quel problema non avremmo fatto nulla”. “Tevez? Cosa succedera dipendera molto dall’incontro delle volontà del giocatore, del City e del Milan – ha aggiunto – il City è disposto a cederlo ma solo a titolo definitivo noi al momento non ce la sentiamo di fare questa operazione, abbiamo fatto un’offerta di prestito gratuito con diritto di riscatto giugno e Tevez vuole venire da noi non vuole andare al Psg”.
“Maxi è l’altentrativa? Sì, abbiamo parlato con il Catania. A me piace e potrebbe essere un’alternativa validissima”. Ha aggiunto.
“Berlusconi vuole Milan piu offenisvo? E’ vero. Lo ha detto a cena con me e con Allegri. Conflitto di interessi? Ma no, i confronti nella vita vanno sempre bene”.
Confermatissimo il tecnico Max Allegri: “Abbiamo sempre cercato di far giocare bene il Milan e cercato un allenatore che faceva giocare bene le sue squadre – ha spiegato – Io mi sono permesso di portare Allegri ad Arcore, era il pomeriggio del giorno della finale di Champions fra Bayern ed Inter, perchè vedevo giocare bene il Cagliari e mi sembrava un allenatore che dava un impronta di gioco e con un modulo che andava bene ai nostri giocatori”. “Il suo futuro? Allegri resterà sicuramente al Milan il prossimo anno. Anche se non è più il tempo delle cicale ma delle formiche un accordo lo troveremo sicuramente”.
Galliani ha parlato anche del fair play finanziario: “Sono favorevole ma non fa altro che cristallizzare le posizioni. Se fatturi 450 milioni puoi spenderne 450 se ne fatturi 100 spendi 100. Va bene, questo impedisce di spendere pià di quello che si incassa ma i regimi fiscali nei paesi sono diversi – ha detto – E’ una cosa che premia chi ha tanto fatturato rispetto a chi ne ha poco ma non c’era altro sistema”.
Infine una battuta sul tavolo della pace: “c’era un documento che aveva preparato il Coni che secondo me era una sintesi brillante di ciò che era successo ma non c’è stata condivisione sul testo”.