Roma, 28 nov. (LaPresse) – “Contro il Napoli mi aspetto una gara tosta, vibrante. La più dura da inizio stagione. Affronteremo una squadra che sta facendo grandi cose e che dimostra come come con un progetto ed il lavoro si ottengono grandi risultati. Il merito è di Mazzarri e dei giocatori”, così il tecnico della Juventus, Antonio Conte, in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Napoli. “L’assenza di Marchisio? Dispiace perchè ha fatto molto bene ma c’è anche la curiosità di vedere l’alternativa”.

Il tecnico bianconero ha avuto parlo di grande rispetto per il Napoli: “E’ un imepgno importante. Sappiamo che il San Paolo dona tanta forza ed è un impegno probante a due giornate dalla sfida con la Lazio. Affrontiamo una squadra avanti rispetto a noi, stanno lavorando benissimo e non dimentichiamoci che vengono da una vittoria contro il Manchester City. Abbiamo grande rispetto ma non temiamo nessuno poi se loro saranno più forti gli stringeremo la mano – ha spiegato – Mi piace prendere il Napoli come esempio perchè sono persone che lavorano in maniera seria e giusta in una piazza non facile con grandissime pressioni”.

Conte non si è tirato indietro anche sulla domanda relativa alla convocazione del ‘Tavolo della Pace’: “Per noi quello che conta deve essere il campo. Lasciamo al presidente ed agli organi preposto affrontare la cose nella maniera giusta. Noi dobbiamo costruire il nostro futuro, ha spiegato.

L’allenatore salentino ha detto la sua anche sulla presunta scazzottata in casa Roma fra Osvaldo e Lamela: “Lo spogliatoio è sacro – ha detto – Siamo in un grande fratello e questo non è bello. A volte dallo scazzottate si costruisce qualcosa di importante. Adesso se uno fa uno starnuto in più si dice subito che ha l’influenza. Io sono nostalgico dei tempi che furono”.

Conte infine si è detto conscio di quanto sta facendo la sua squadra ama ha comunque voluto tenere il profilo basso: “Nessun tono trionfalistico per quello che stiamo facendo. Sappiamo che ci sono grandi difficoltà sulla nostra strada – ha detto – Siamo molto cauti ma neanche ci nascondiamo. Nella vita mia non mi sono mai nascosto non c’è finta umiltà o finta modestia. Sappiamo che la strada è lunga”.

“Il nostro compito – ha aggiunto – è quello di cercare di ottenere il massimo sapendo che c’è tempo per mettere su qualcosa che non sia un fuoco di paglia. Andiamo a giocare questa partita sapendo che il campionato non finisce a Napoli e che rimarranno altre 26 partite”.

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