Coverciano (Firenze), 7 nov. (LaPresse) – “Un Saluto particolare ad Antonio, sono andato a trovarlo l’altro giorno. L’ho trovato sereno e già motivato, volevo solo dire che ci manca. Ci siamo resi conto che c’è un atmosfera un po’ particolare, volevamo mandargli un saluto da Coverciano da parte di tutti”, così il ct dell’Italia, Cesare Prandelli, ha aperto la conferenza stampa a Coverciano.
“Fino a 2 giorni fa non avevo in testa pensiero di dover cambiare modulo, mi è sembrato giusto vivere la situazione di Antonio in maniera umana – ha aggiunto – Non possiamo andare a cercare giocatori con caratteristiche simili ad Antonio, siamo obbligati a intraprendere una strada nuova che possa portarci all’Europeo preparati”.
Prandelli ha confermato anche il forfait di Giovinco: “Abbiamo 5 attaccanti, purtroppo Giovinco non sta bene e dovrà ritornare a casa. Rimangono 4 attaccanti moderni, non solo il classico centravanti puro, con in più l’alternativa Pepe che mi può consentire di cambiare modulo”.
Con fuori causa Giuseppe Rossi, Cassano e Giovinco gli occhi di tutti sono puntati su Mario Balotelli: “E’ un giocatore di talento che ha l’opportunità di dimostrare tutto il proprio valore”, ha detto Prandelli. Il ct ha comunque voluto specificare che: “Non voglio dargli troppe responsabilità se la devono dividere tutti gli attaccanti”.
Il commissario tecnico ha parlato infine dell’esclusione di Di Natale: “E’ un giocatore che sta facendo benissimo, ma ha 33 anni, poi se a marzo aprile avrà segnato 24 25 gol allora lo prenderò in considerazione, ma non hai bisogno di valutarlo e farlo crescere a livello internazionale. Vorrei fare esperienza a chi non l’ha ancora fatta”, e della polemica relativa al sorriso di Riccardo Montolivo domenica nel corso del minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione di Genova: “Siamo rimasti tutti imbarazzati, ma bisogna dire la verità: aveva mal di pancia e c’è stato un sorriso ironico. Sfido chiunque a pensare che un giocatore in un minuto di raccoglimento possa sorridere o non essere concentrato. La chiudiamo qua non c’è altro da dire”, ha concluso Prandelli.
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