Milano, 25 ott. (LaPresse) – Prima battere l’Atalanta, poi pensare alla Juve. Ranieri nella conferenza stampa di presentazione della sfida con gli orobici non ammette passi falsi. “Noi non tireremo mai il fiato – spiega il tecnico nerazzurro – perché dobbiamo arrivare lassù, facendo punti partita dopo partita. Non avremo mai una domenica o un mercoledì in cui diremo tiriamo il fiato. Noi dobbiamo cercare di spingere e fare punti partita dopo partita”.
Nessun pensiero quindi alla partita con i bianconeri che seguirà la gara di Bergamo. “La Juve? Sarà una partita interessante se faremo punti con l’Atalanta – rivela l’allenatore romano – non vogliamo che sia interessante solo per la rivalità, noi vogliamo che diventi interessante anche per qualcosa di futuro. Adesso la partita importante è quella con l’Atalanta: vogliamo stare concentrati e vogliosi di ben figurare. Poi penseremo alla Juve e via di seguito”, ha aggiunto il tecnico nerazzurro.
Per scardinare la difesa degli orobici Ranieri punterà su Milito, come spiegato in conferenza stampa: “Su Milito conto tantissimo, è un campione che ha fatto bene, ovunque – dice il tecnico dell’Inter – l’anno scorso ha passato momenti difficili per infortunio ma è tornato, farà bene, sono convinto. Milito domani gioca, lui è sicuro, gli altri vediamo”, ha aggiunto l’allenatore romano. “Arrabbiato per la panchina col Chievo? Milito non si è arrabbiato – spiega Ranieri – perché è un professionista e sa che io conto su di lui, lo apprezzo, da quando era in Spagna”.
L’Atalanta non sarà però un avversario semplice. Lo dice lo stesso Ranieri: “L’Atalanta non è solo corsa, è un campo difficile per tutti”, ammette il tecnico parlando del suo prossimo avversario. “Sono partiti fortissimo, il fatto di partire con l’handicap – aggiunge il tecnico nerazzurro – forse li ha stimolati ancora di più, tecnico e giocatori, sarebbero secondi. Hanno giocatori di qualità: Moralez, Denis, un po’ tutti. Giocano compatti, rapidi, con buone geometrie. Ma noi ci siamo e andremo lì cercando di fare punti e mantenere la porta imbattuta”.
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