Coverciano (Firenze), 8 ott. (LaPresse) – “Il risultato poteva anche essere negativo, ma abbiamo cercato di fare una buona prestazione, sfoderando personalità, giocando la palla, pressando e senza dare punti di riferimento a centrocampo. E l’abbiamo fatto”. Lo ha detto in conferenza stampa il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli, commentando il pareggio ottenuto ieri a Belgrado contro la Serbia. Al mister azzurro viene chiesto come sia riuscito a ‘caricare’ la squadra nonostante la qualificazione agli Europei fosse già in tasca. “Non abbiamo fatto troppi discorsi”, spiega. “Nessuno ci sta a perdere, a giocare male e ricevere critiche. Il risultato – continua – è sempre un po’ un terno al lotto”. Prandelli spende belle parole per la prova di Cassano: “Ha giocato bene, ha fatto buoni movimenti e ha trovato una buona intesa con Rossi”.
Il ct ha poi provato a ‘difendersi’ dai tanti elogi per il suo lavoro in azzurro. “Sono imbarazzato, preferisco le critiche… Ogni volta che c’è un complimento, nella partita dopo c’è sempre qualcosa che non va. Quindi, meglio affrontare le critiche”. Quindi offre una risposta a Stankovic che aveva parlato di Italia pronta ad entrare tra le prime tre squadre al mondo: “Speriamo abbia ragione. Ma non facciamo ragionamenti del genere, pensiamo a fare un passo alla volta”. Già a partire dalla sfida di martedì, contro l’Irlanda del Nord, il mister azzurro si aspetta ulteriori miglioramenti: “Andiamo avanti pian piano e con convinzione”. Prandelli incassa gli elogi di Buffon e precisa: “Ci definiscono ‘belli’ perché abbiamo intrapreso la strada del gioco. E’ un vantaggio avere Gigi con questo entusiasmo e con questa voglia di dare positività al gruppo”. Il ct si dichiara ottimista sulla possibilità di dare un’identità alla sua nazionale, invitando i ‘senatori’ della squadra a “trasmettere sempre questa voglia di fare e giocare”.
E sulla brillante prestazione di Marchisio, commenta: “Mi ricorda più Tardelli di Perrotta. A detta del ct azzurro, il giocatore “ha grandissima propensione alla corsa, si sta definendo in un ruolo e in una posizione, e sente l’area di rigore, dote importante per un centrocampista. Come avevo già detto – aggiunge Prandelli – Claudio ha scollinato”.
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