Londra (Regno Unito), 6 ott. (LaPresse/AP) – Il Tribunale di arbitrale dello sport di Losanna ha dato ragione a LaShawn Merritt nel procedimento contro il Cio che lo ha escluso dalle Olimpiadi di Londra 2012 per aver subito una squalifica per doping superiore ai sei mesi. Lo ha appreso l’Associated Press da tre membri del Tas che hanno confermato la decisione in via confidenziale. Il campione americano potrà quindi difendere il titolo sui 400 metri piani vinti ai Giochi di Pechino del 2008. Il Tas ha invalidato la norma del Cio secondo cui un atleta squalificato per doping per più di sei mesi è automaticamente escluso dalla successiva edizione dei Giochi Olimpici. Merritt ha finito di scontare la sua squalifica ad inizio anno, ma per la norma del Cio non avrebbe potuto prendere parte alle prossime Olimpiadi.

La decisione della Corte di Losanna darà il via libera alla partecipazione alle prossime Olimpiadi a numerosi atleti che negli ultimi anni hanno subito squalifiche per l’uso di sostanze illecite. Tra gli sportivi colpiti dal divieto e che potranno essere in gara a Londra anche lo sprinter britannico Dwain Chambers, ex campione europeo dei 100 metri squalificato per due anni nell’ambito dello scandalo Balco, e il ciclista David Millar, sospeso per due anni per uso di Epo. La regola del Cio, conosciuta come ‘articolo 45’, è entrata in vigore nel 2008 poco prima dei giochi di Pechino ma avrebbe avuto i suoi primi veri effetti solo in vista dei Giochi di Londra.

Il ricorso era stato presentato dal Comitato olimpico americano a supporto proprio di Merritt, sospeso per 21 mesi trovato positivo ad una sostanza proibita presente in un prodotto per migliorare le prestazioni sessuali maschili. La pena era stata successivamente ridotta per la collaborazione dello stesso atleta e per il fatto che il farmaco non era stato assunto per migliorare le prestazioni in pista. Merritt è tornato alle gare dopo la fine della squalifica lo scorso luglio, ai Mondiali di Daegu ha vinto la medaglia d’argento nei 400 alle spalle del giovane di Grenada, Kirani James e l’oro nella staffetta 4×400. Secondo il Comitato olimpico Usa la regola del Cio è contraria al Codice dell’Agenzia Mondiale Antidoping.

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