Roma , 5 ott. (LaPresse) – “Il contratto? Se ne parla tanto, a volte a sproposito tirando in ballo cifre non esatte. Questa è la cosa che mi dispiace”. Lo ha detto Daniele De Rossi nel corso della conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. “Proprio per questo – ha aggiunto – ne parlerò solo con il mio procuratore e con i dirigenti, con i quali ho un rapporto ottimo. Non credo se ne debba parlare in sala stampa per non essere frainteso”.
Il mediano va poi in profondità sull’argomento: “Siamo in una fase di stallo, di studio, ma sicuramente arriveremo a una soluzione che accontenterà tutti o in una maniera op nell’altra. Certamente è una questione che andava affrontata prima”. “Se vado via a parametro? Dipende dal contratto e se troviamo un accordo. Non ho mai messo pressioni alla Roma e non lo farò mai perchè stonerebbe molto con il rapporto che ho con la società. Io però sono tranquillo”, ha concluso De Rossi.
“Con la Serbia sarà partita vera, sarà una prova importante. È una squadra con giocatori forti, molti giocano da noi, è del livello di quelle che affronteremo poi all’Europeo”, ha detto invece De Rossi parlando di Serbia-Italia. “Con Prandelli c’è stata una crescita sotto l’aspetto del gioco, della qualità espressa in campo. Anche se veniamo da una generazione di campioni vincenti, – spiega il mediano della Rossa – ora puntiamo più sul palleggio, sul gioco. È questa la grande differenza che si è vista rispetto al passato”.
De Rossi parla poi del cambio di posizione in campo nella Roma e se questo può influire sulla Nazionale: “Tatticamente ho cambiato un pò nella Roma, ma è stato una sorta di ritorno al passato. È un momento positivo per me e mi trovo molto bene. Lo stesso vale anche per le cose che mi chiede Prandelli in nazionale. Sicuramente ci sono delle similitudini, con due concezioni di disposizioni diverse, ma l’obiettivo è sempre il bel gioco”.
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