Milano, 22 set. (LaPresse) – “Dovete far pace con il cervello, come si dice a Roma”. Conclude così Claudio Lotito, presidente della Lazio, la sua lunga tirata d’orecchie ai cronisti, ritenendoli i soli responsabili del clima polemico creatosi intorno all’allentaore della squadra Edy Reya, poco prima di entrare alla riunione per l’attribuzione dei diritti televisivi per il prossimo triennio, alla Lega serie A, a Milano.
“Diciamo – continua Lotito – che da parte vostra c’è poca serenità di giudizio. Poco equilibrio nelle valutazioni. Reya non doveva avere nessuna risposta. Avete costruito voi tutto un fantasma mediatico, di ipotesi di dimissioni. Il disagio esiste, perchè è colpa vostra. Se voi continuate a istigare ogni giorno. Se continuate a dire, al pubblico dell’Olimpico, che Reya non è nella condizione di fare l’allenatore, la squadra è forte ma Reya non la gestisce, instilla una posizione di continuo contrasto nei confronti di una persona. Quella persona rischia, come è già succcesso più volte, che qualcuno gli dà, anche, una bastonata in testa. Gli hanno detto di tutto: ‘t’ammazzo, te ne devi annà’. Questa e’ una cosa vergognosa. Dovete fare informazione, non costruire processi mediatici”.
“Oggi – annuncia Lotito – io pubblicherò un mio editoriale, sul giornale che facciamo, chi lo sa leggere capirà quello che dico. Se voi comunicate non serenità, immaginate le persone che hanno mille problemi di vita, di sopravvivenza, economici e che puntano tutto sul calcio cosa possono fare nei comportamenti”.
“La cornice marcia – prosegue Lotito – sono quelli, come alcuni di voi, che creano problemi, creano disagio, un ambiente ostile. Io sono per la politica del fare, non del programmare. Reya ha preso una squadra che rischiava la retrocessione e l’ha salvata. L’hanno scorso l’ha portata quasi in Champions. A questo punto, che cosa gli si puo’ imputare? Ha un rapporto bellissimo con la squadra, ha un rapporto splendido con la società e con il presidente, perchè io non ho mai interferito nelle scelte tecniche, perchè ho grande stima e fiducia nella persona e nel professionista”.
“Avete detto – attacca ancora Lotito – che ho parlato con altri allenatori. Io non ho parlato con nessuno. La Lazio è una società quotata. Il titolo, dopo quella storia, ha perso il 12%. E’ il livello e la qualità delle persone che sono preposte a fare informazione che non è più un livello idoneo. Soprattutto, non hanno la professionalità e la deontologia che dovrebbero. Se sbaglio e qualcuno mi critica e, ritengo che sia una critica giusta, faccio tesoro della critica e correggo gli eventuali errori che ho commesso, in silenzio”.
“Prima – conclude Lotito – dite che la squadra è troppo giovane e non ha esperienza, adesso dite che è una squadra di vecchi. Prima Reya era un allenatore difensivista, adesso è troppo spregiudicato. Gli dovete far fare tranquillamente il suo lavoro”.
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