Torino , 16 set. (LaPresse) – Si è svolto oggi un importante consiglio di amministrazione della Juventus, al termine del quale è stato approvato il bilancio al 30 giugno 2011 con una perdita di 95,4 milioni di euro. All’assemblea ha preso parte anche Pavel Nedved, la cui assenza nei giorni scorsi all’inaugurazione dello stadio, aveva dato adito a voci di un suo possibile disimpegno dal club. La perdita inattesa è dovuta alla concomitanza di diversi fattori negativi. Per questo il cda ha deliberato di convocare ‘senza indugio’ l’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti per il prossimo 18 ottobre.

Nella prossima riunione sarà proposto, tra l’altro, di coprire la perdita di 95,4 milioni mediante l’integrale utilizzo delle riserve di patrimonio netto per 70,3 mln, l’azzeramento del capitale sociale per 20,2 milioni con l’annullamento di tutte le 201.553.332 azioni e, per la restante parte pari a 4,9 milioni, mediante il parziale utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni, che si verrà a costituire a seguito dell’esecuzione del già proposto aumento di capitale di 120 milioni, deliberato dal Consiglio del 23 giugno scorso.

Exor, azionista di maggioranza della Juventus, ha confermato l’impegno a sottoscrivere la quota di sua competenza dell’aumento di capitale (72 milioni, pari al 60%) e anche, eventualmente, una quota eccedente i diritti di opzione di propria spettanza, per un ammontare pari a massimi 9 milioni, corrispondente alla quota detenuta dalla finanziaria libica Lafico (7,5% del capitale sociale), ancora sottoposta a misure di ‘congelamento’.

Exor si è inoltre impegnata a versare, entro il 23 settembre 2011, 72 milioni in conto del futuro aumento di capitale, a garanzia della continuità aziendale. Entro la medesima data, la Juventus estinguerà la linea di credito di 70 milioni concessa dalla Exor il primo luglio scorso, rimborsando la totalità degli utilizzi che risulteranno a tale data (oggi pari a 47,5 milioni), oltre agli interessi maturati.

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