Daegu (Corea del Sud), 4 set. (LaPresse) – Si chiudono ancora nel segno di Usain Bolt i Mondiali di atletica a Daegu. Con l’incredibile tempo di 37.04, il quartetto della Giamaica composto da Nesta Carter, Michael Frater. Yohan Blake e Bolt ha ottenuto la medaglia d’oro e il record del mondo nella staffetta 4×100 maschile. Medaglia d’argento alla Francia di Christophe Lemaitre con 38.20, medaglia di bronzo per Saint Kitss and Navis con 38.49. L’Italia è arrivata quinta con 38.96. Resta l’amaro in bocca, perchè con il tempo ottenuto in batteria di 38.41, gli azzurri Michael Tumi, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Fabio Cerutti avrebbero vinto la medaglia di bronzo. Clamorosa la squalifica di Gran Bretagna e soprattutto Stati Uniti a causa di un errore nel cambio del testimone.
Americani che si erano aggiudicati in precedenza la 4×100 femminile con il tempo di 41.56. Il quartetto composto da Bianca Knight, Allyson Felix, Marshevet Myers e la medaglia d’oro individuale Carmelita Jeter si è messa alle spalle la fortissima Giamaica, seconda e medaglia d’argento con 41.70 nuovo record nazionale. Medaglia di bronzo per la sorprendente Ucraina con il tempo di 42.51.
La russa Mariya Savinova ha vinto la medaglia d’oro negli ottocento metri con il tempo di 1.55.87. Secondo posto e medaglia d’argento per Caster Semenya con 1.56.35. Bronzo alla kenyana Janeth Jepkosgei Busienei con 1.57.42. Per la sudafricana Semenya, campionessa uscente nel 2009, una medaglia d’argento che scaccia via due anni di polemiche relative al sesso. Proprio per accertarne l’effettiva appartenenza al genere femminile, la Semenya è stata sospesa dalle competizioni per circa un anno e mezzo. Dopo una partenza lenta, la Semenya ha lanciato l’attacco ai 500 metri, ma si è piantata proprio sul più bello consentendo alla russa Safinova di beffarla in volata.
Nei 5mila oro all’inglese Mo Farah con il tempo di 13.23.36. Medaglia d’argento per l’americano do origini kenyane Bernard Lagat. L’etiope Imane Merga, terzo, è stato squalificato per invasione di corsia. La medaglia di bronzo è andata così al connazionale Dejen Gebremeskel. Assente il campione uscente, l’etiope Kenenisa Bekele. L’italiano Daniele Meucci è arrivato undicesimo con il tempo di 13.29.11.
Non è andata meglio Fabrizio Donato, decimo nella finale del salto triplo. Con la misura di 16.77 ottenuta al primo tentativo, Donato è rimasto fuori dai primi otto per i tre salti di finale. La medaglia d’oro è andata all’americano Christian Taylor con 17.96 ottenuto al quarto salto. Medaglia d’argento per l’inglese Phillips Idowu con 17.77, bronzo per l’altro americano Will Claye con 17.50.
La russa Tatyana Lysenko, infine, ha vinto l’oro nel martello femminile. Con un lancio di 77.13 metri, la Lysenko ha battuto la tedesca Betty Heidler, campionessa nel 2007 a Osaka, fermatasi a 76.06. Terzo posto e medaglia di bronzo per la cinese Zhang Wenxiu con 75,03. La due volte campionessa del mondo cubana Yipsi Moreno si è piazzata quarta con 74.48. La campionessa uscente, la polacca Anita Wlodarczyk è arrivata quinta con 73.56. Fuori dalle prime otto l’azzurra Silvia Salis, giunta nona con una misura di 69.88.
Il medagliere finale dei campionati del mondo di atletica leggera: 1. Usa (12 ori, 8 argenti, 5 bronzi, totale 25); 2. Russia (9,4,6,19); 3. Kenya (7,6,4,17); 4. Giamaica (4,4,1,9); 5. Germania (3,3,1,7); Italia 35esima con un bronzo, quello di Antonietta Di Martino.
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