Torino, 3 set. (LaPresse) – Il campionato di serie A è finalmente pronto a ripartire. Dopo lo sciopero della prima giornata, la seconda, in programma il prossimo weekend, si giocherà. Manca solo l’ufficialità: la giornata decisiva sarà lunedì, quando il contratto collettivo di lavoro dei calciatori verrà firmato sulla base della proposta da parte della Lega di serie A di un accordo ponte fino al giugno del 2012 e la costituzione di un gruppo di lavoro per trovare in un lasso di tempo ristretto (15-30 giorni) l’intesa anche sul famigerato articolo 7, quello relativo all’organizzazione degli allenamenti, vero nodo cruciale del braccio di ferro tra giocatori e club.

Lunedì sarà inoltre aperto uno ‘sportello istituzionale’ presso la Presidenza del Consiglio per affrontare con il Coni, la Federcalcio, la Lega di Serie A e l’Assocalciatori i problemi per “accelerare alcuni iter legislativi che interessano il mondo dello sport e in particolare il calcio”: legge 91, nuovi stadi, protezione dei marchi. L’incontro sarà presieduto dal sottosegretario con delega allo sport Rocco Crimi e dal sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta.

La riunione è stata sollecitata dal presidente del Coni Gianni Petrucci, che ha concordato con il presidente della Figc Giancarlo Abete di chiedere l’intervento del Governo sulle questioni ancora aperte del calcio professionistico. I tifosi possono dunque tirare un sospiro di sollievo. Dopo l’estate grigia del pallone italiano, funestato del calcioscommesse, della diaspora dei campioni e dalla diatriba tra Aic e Lega serie A, finalmente i riflettori si spostano sul campo e sul calcio giocato. E sperare che la rimonta per colmare il ‘gap’ che ci separa dai campionati esteri sia iniziata.

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