Napoli , 31 ago. (LaPresse) – “Petrucci? E’ un grande presidente del Coni. Abbiamo condiviso pensieri che al momento è difficile applicare. Io ragiono da imprenditore e il calcio italiano deve ritornare a certi livelli. Non dobbiamo essere condizionati da nessuno”. Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Radio Marte.

“Lo sciopero? Questo calcio è superato e vecchio, deve sapersi mettere in discussione. Ora c’è questo problema immediato del contratto, ma il vero problema è sul piano culturale e bisogna prescindere dal giocare o meno. Non c’è la necessità di giocare con la pistola sulla tempia – ha spiegato De Laurentiis – Abete deve preoccuparsi di tante cose, non si può risolvere un problemino e dimenticare un problemone. Ad esempio deve ascoltarmi e permettermi di costituire il Napoli B con divieto di promozione in A. Sarebbe uno spettacolo garantito e molti presidenti risolverebbero pure le difficoltà delle maxi rose”.

De Laurentiis parla anche di mercato. “Alle 15 ha firmato Fideleff. E’ stato un acquisto complicato, sono estremamente contento e soddisfatto”. “Eravamo partiti sul brasiliano Juan, ma non mi ha trasmesso una corretta energia. E poi siamo sicuri che i brasiliani funzionino con gli argentini? Ne abbiamo già tanti di argentini – ha detto ancora il presidente azzurro – e ho pensato fosse meglio prenderne un altro. Ho detto a Bigon di non pensarci due volte”.

Poi una smentita a una notizia uscita oggi. “Gargano? Non ha affatto rinnovato il contratto, non capisco chi mette in giro certe voci”, ha detto De Laurentiis. “Sul suo sito? Davvero non so che dire, sono io che decido queste cose e non abbiamo fatto nulla. La Fiorentina? Ci siamo sentiti con Corvino, volevano il nostro regista che poi è finito all’Atalanta. Non mi ha mai chiesto Gargano”, ha aggiunto il patron azzurro.

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