Roma, 18 lug. (LaPresse) – Il Consiglio federale della Figc ha approvato la delibera in cui dichiara che “non ci sono i presupposti giuridici per la revoca dello scudetto 2006 all’Inter”. La delibera e’ stata approvata con un voto contrario e due astenuti. I due consiglieri che non hanno partecipato al voto sono il presidente della Lazio, Claudio Lotito e il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi. Il voto contrario è stato espresso dal consigliere Dante Cudicio (Assoallenatori).
“Oggi – ha commentato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio – abbiamo semplicemente preso atto della relazione dopo la riunione informale della scorsa settimana, che ci diceva che non avevamo nessuno strumento per cambiare le cose”.
“Anche io avrei votato contro – ha spiegato il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi – ma ho rispettato il mio ruolo istituzionale. Mi sono astenuto perché quando si hanno principi fermi è giusto mantenere la propria posizione. Ritengo che la Federazione avesse la facoltà di decidere in base all’articolo 13.2 dello Statuto federale che attribuisce alla Figc il diritto di designare chi ha vinto il campionato senza dimenticare la sovranità del campo”.
A detta del presidente della Lazio Claudio Lotito, “il Consiglio Federale non può intervenire su fatti disciplinari, non ritenevo giusto prendere una posizione. Ritengo – ha aggiunto il patron biancoceleste – che il procuratore federale non potesse invocare la prescrizione perchè l’articolo 32.4 dello Statuto non lo consente. Il procuratore avrebbe dovuto proporre la prescrizione all’organo giudicante”.
“L’esposto poteva anche non avere una risposta, ma la Figc ha ritenuto di certificare una risposta in modo tale che anche la società (la Juventus, ndr) che non ritenesse di condividere questo tipo di delibera possa procedere ad un iter”. Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete, parlando in conferenza stampa. Abete ha spiegato che “anche in presenza di una titolarità della Figc a decidere” la Federcalcio avrebbe espresso comunque parere contrario alla revoca perchè “rimane la separazione dei ruoli da parte del Consiglio federale rispetto agli organi di giustizia e per la pari tutela dei tesserati, nonchè nella logica che non era possibile esercitare il diritto di difesa nelle sedi competenti”.
Il presidente federale ha anche aggiunto che si sarebbe aspettato “la rinuncia alla prescrizione da parte dell’Inter”.
E’ arrivata poi la risposta della Juventus. “L’esito dell’odierno Consiglio Federale – spiega il club bianconero in una nota sul sito – conferma la completa disparità di trattamento per situazioni analoghe. L’esposto presentato 14 mesi fa dalla Juventus ha permesso un approfondimento, al quale purtroppo non ha fatto seguito nessuna assunzione di responsabilità da parte degli organismi sportivi, che anzi si sono spogliati del loro ruolo politico di governo. È del tutto evidente che, a tutela dei suoi milioni di tifosi, dei suoi azionisti e dei suoi dipendenti, la Juventus debba proseguire nel doveroso accertamento dei fatti e nella ricerca della parità di trattamento.
La società ha pertanto dato mandato ai suoi legali di individuare i migliori strumenti di tutela presso la giustizia amministrativa e internazionale. Parallelamente – si legge ancora – il management e i legali stanno procedendo alla valutazione dei danni economici che tali comportamenti possano aver cagionato. Dal momento che la decisione odierna è lontana dall’aver ristabilito equità e giustizia, la Juventus intende far valere in ogni sede competente le norme internazionalmente applicabili”.
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