Torino, 6 lug. (LaPresse) – E’ rimasto inizialmente in silenzio ma solo per preparare l’arringa. Dal palco della presentazione delle maglie della Juventus effettuata nel nuovo stadio Andrea Agnelli ha affondato duro sulla questione ‘Scudetto 2006’: “Il nostro timore è che si decida di non decidere. Vogliamo rispetto verso la Juventus. Siamo una società che ha fatto la storia del calcio italiano nel mondo. Siamo gli unici che abbiamo avuto danni patrimoniali ingenti e volgiamo parità di trattamento”, ha detto.
Il numero uno bianconero non ha escluso anche un possibile excursus al di fuori della giustizia sportiva: “Andare oltre la giustizia sportiva? Aspettiamo la decisione del Consiglio federale, poi prenderemo le nostre decisioni comunque abbiamo gli strumenti per muoverci anche fuori dalla giustizia sportiva”, ha proseguito.
Per spiegare le sue ragioni Agnelli ha preso in prestito le parole dell’allora commissario straordinario Guido Rossi. “Gli organi possono intervenire se vi sono comportamenti poco limpidi”. Una questione che, secondo il numero uno bianconero, compare anche nella relazione del procuratore federale Stefano Palazzi dove si parla di “fitta rete di rapporti stabili e protratti nel tempo per l’assegnazione degli arbitri”.
Sull’argomento scudetto 2006 sono intervenuti anche Buffon e Del Piero: “Sono passati tanti anni. Nel momento in cui c’è stato da gioire lo abbiamo fatto con una festa in campo per la meritata vittoria. Adesso che la situazione si evolve sarebbe una bella situazione ritrovarci questo scudetto vinto sul campo”, ha detto il portiere. “Aspetto l’evolversi della situazione. Mi sono espresso in modo chiaro sui fatti del 2006 e lo farò allo stesso modo quando ci sarà definitiva chiarezza”, gli ha fatto eco il capitano.
Il presidente della Juventus ha parlato a tutto tondo anche del nuovo stadio: “E’ il primo evento ufficiale all’interno della nostra nuova casa, uno stadio che può cambiare il calcio in Italia – ha spiegato – E’ bello tornare in questa zona della città dove abbiamo ottenuto tante vittorie nel passato”.
Anche sul mercato Agnelli ha voluto essere chiaro: “Si parla di giocatori che ci piacciono. Ce ne sono tanti ma le condizioni devono essere le nostre e non il frutto di un asta scriteriata”, ha aggiunto.
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