Milano, 17 giu. (LaPresse) – Massimo Moratti ha ufficialmente aperto i ‘casting’ per la panchina dell’Inter. Ieri sera il presidente nerazzurro aveva di fatto salutato Leonardo: “Ha altre ambizioni – ha spiegato – Io ho bisogno di un allenatore, non di un direttore generale”, aprendo di fatto la corsa ad una delle panchine più ambite del mondo. Difficilmente però il posto reso vacante da Leo, salvo colpi di scena finali, verrà occupato dal ‘Loco’ Marcelo Bielsa. Il tecnico cileno ha già dato la sua parola all’Athletic Bilbao e, soprattutto, non pare convincere in toto l’ambiente nerazzurro. I nomi caldi sono tanti e tutti affascinanti.
La società nerazzurra avrebbe pensato addirittura a Carlo Ancelotti ma l’ex tecnico di Milan e Chelsea ha preferito non fare lo stesso passo di Leonardo. Sarebbe visto sicuramente di buon occhio l’approdo di Sinisa Mihajlovic ma l’ex vice di Mancini ha un contratto in essere con la Fiorentina. Stesso discorso per André Vilas Boas, delfino di Mourinho ed autore del miracolo Porto. Tra quelle nostrane rimangono in piedi la candidatura di Delio Rossi, che ieri in un’intervista radiofonica aveva detto “l’Inter non si rifiuta” e quella di Gian Piero Gasperini.
L’allenatore piemontese conosce bene molti dei giocatori nerazzurri (Milito, Kharja, Ranocchia, Thiago Motta) per averli avuti al Genoa e questo potrebbe essere un punto a suo favore. Più fantasiose le piste che portano ad Hiddink, ad un passo dal Chelsea, ed all’ex ct della nazionale brasiliana Carlos Dunga. A meno che, con un ennesimo colpo di scena, tutto rimanga come doveva rimanere. Anche se sembra davvero altamente improbabile.
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