Dal bilancio del 2024 ai Rai Pubblicità, passando per i piani editoriali dei nuovi direttori di quattro testate. È stata una seduta ricca di contenuti quella del consiglio di amministrazione della Rai, riunitosi per la seconda volta a maggio. Sul fronte nomine l’amministratore delegato, Giampaolo Rossi, ha scelto come nuovo vertice della direzione Sostenibilità Silvia Calandrelli, indicata anche come coordinatrice del tavolo aziendale sull’intelligenza artificiale. Calandrelli era stata in precedenza vicinissima alla presidenza di Rai Pubblicità ma la designazione era sfumata per un ritardo nella comunicazione della relativa documentazione al Cda del 16 aprile. Come presidente della concessionaria è stato alla fine indicato Felice Ventura, già direttore delle risorse umane e dell’organizzazione della Rai, che entra dunque nel cda della partecipata – chiamato poi a investirlo formalmente come vertice – nel quale siederanno ancora Paola Marchesini e Simona Sorcis e dove arriverà l’attuale direttore dell’ufficio stampa Rai, Fabrizio Casinelli. Esce, invece, Marcello Ciannamea, ex direttore del Prime Time che da marzo dirige i contenuti digitali e transmediali del servizio pubblico. Indicata, infine, la conferma di Luca Poggi come amministratore delegato della stessa Rai Pubblicità. Partita, quella sulla concessionaria, su cui il Cda della Rai ha deliberato a maggioranza, con le astensioni dei consiglieri di opposizione Roberto Natale, Alessandro Di Majo e di quello dei dipendenti Rai Davide Di Pietro.
Piani editoriali di Tg3, RaiNews, Tgr e RaiSport
Il Cda ha poi audito i direttori di Tgr (Roberto Pacchetti), Tg3 (Pierluca Terzulli), Rainews (Federico Zurzolo) e Rai Sport (Paolo Petrecca) che hanno illustrato i piani editoriali delle testate e presentato la squadra dei vice. Poi il bilancio al 31 dicembre 2024 che ha incassato l’ok del Cda. L’esercizio, spiega la Rai, “evidenzia un risultato netto consolidato in pareggio con un indebitamento netto, a fine esercizio, attestato su livelli di sostenibilità e pari a 513 milioni di euro, in miglioramento per circa 55 milioni di euro rispetto all’anno precedente”. L’indebitamento “netto medio del 2024, anch’esso in netto miglioramento rispetto all’esercizio precedente, è stato di 221 milioni di euro”, prosegue la Rai, parlando di un Gruppo che chiude il 2024 “con risultati apprezzabili”. I ricavi consolidati, poi, risultano “in aumento di circa 115 milioni di euro rispetto al 2023”. Il servizio pubblico conferma “nel 2024 la propria leadership del mercato televisivo nella fascia di prime time, con 7,3 milioni di ascoltatori ed uno share del 38.2%, con Rai 1 che si conferma primo canale nazionale sia nelle 24 ore (18.2% di share) che in prima serata (21.9% di share)”. Sono stati – si legge ancora – “20 milioni, ovvero il 44% della popolazione attiva su internet, gli utenti che si sono collegati mediamente almeno una volta al mese ad uno dei diversi siti o app della Rai. RaiNews, il portale di informazione, si attesta su una media mensile di utenti unici pari a 12,5 milioni, in incremento rispetto al 2023, mentre RaiPlay ottiene una media di 10,6 milioni di utenti unici al mese con 2 ore e 47 minuti medi mensili di tempo speso”.
Durante il cda l’ad Rossi si è tra l’altro “soffermato sull’impegno della Rai” in vista del referendum dell’8 e 9 giugno prossimi, presentando “i dati dell’Osservatorio di Pavia che ha registrato – nel periodo compreso tra il 9 aprile, data di apertura della campagna referendaria, e il 16 maggio – un’offerta complessiva Rai di oltre 12 ore e 15 minuti, un dato di quasi 10 volte più alto di quello dedicato dal 7 aprile al 13 maggio del 2022 al Referendum sulla giustizia che fu di un’ora e 19 minuti e che certifica quanto il servizio pubblico sia fedele alla propria missione di informare in modo completo, obiettivo e imparziale”.Non è stato, invece, toccato l’argomento Sanremo, di cui si era già occupato il cda del 13 maggio nel quale la Rai ha deciso di partecipare al bando del comune costiero per l’organizzazione del Festival, risultando l’unica ad aver presentato una proposta. C’era però attesa – durante la riunione – per la sentenza del consiglio di Stato sul ricorso contro la decisione del Tar Liguria sull’assegnazione della kermesse. A Palazzo Spada si è svolta la relativa udienza ma la pronuncia sul merito arriverà solo nei prossimi sette giorni.
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