Sindaco Mager conferma: "Soddisfatti di questo esito"

Alle 12:30 è scaduto il tempo per presentare la proposta per candidarsi all’organizzazione del Festival di Sanremo 2026, 2027 e 2028.  Alla fine non ci sono state né sorprese né colpi di scena. È la Rai l’unico broadcaster ad aderire al bando emesso dal Comune di Sanremo per il Festival nel triennio 2026-2028 dopo la sentenza del Tar Liguria. Gli altri, a cominciare da Mediaset e Discovery, si sono fatti da parte. L’azienda di Cologno, probabilmente, non ha voluto infierire e ostacolare Viale Mazzini, visti tra l’altro i buoni scambi di cortesia che hanno avuto con la direzione artistica di Carlo Conti al Festival, da Maria De Filippi a Gerry Scotti tanto per fare due nomi. Mentre le richieste per Discovery erano sicuramente troppo elevate per competere, soprattutto per il capitolo ascolti e diffusione a 360 gradi della kermesse. Chi si aggiudicherà il bando dovrà trasmettere l’evento e non provvedere a un eventuale subappalto, questa era una condizione non trattabile. Ora si aspetta il pronunciamento del Consiglio di Stato il 22 maggio sul ricorso presentato in riferimento alla sentenza del Tar Liguria. Qualora il bando venisse cancellato potrebbe aprirsi un nuovo capitolo, anche se i competitor sanno bene di non avere a disposizione una macchina da guerra come quella che dispone la Rai. A cominciare dai programmi, dagli ascolti e dalla pubblicità. Ora che Viale Mazzini è l’unica in lizza si aprirà la fase della trattativa faccia a faccia, e probabilmente qualche richiesta inserita nel bando potrebbe scendere di quota. Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager ha sottolineato come: “I parametri principali prefissati dal Comune vertevano sull’obbligo di riconoscere al Comune un corrispettivo non inferiore a 6 milioni e 500 mila euro, oltre ad una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi, con l’impegno di riprendere e trasmettere le manifestazioni di ‘Sanremoinfiore’. Se le verifiche di congruità e delle procedure giuridiche in corso confermeranno l’esito delle procedure sulla manifestazione del Festival di Sanremo, si aprirà poi la fase di negoziazione prevista dal bando”. Quindi via libera alla trattativa. Il bando presentato dal Comune di Sanremo è nettamente più oneroso per le casse della Rai. I 5 milioni annuali di costo per l’assegnazione sono diventati 6,5 milioni, oltre a una percentuale non inferiore all’uno per cento su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi. Ovviamente, Rai Pubblicità con gli incassi degli inserzionisti dovrà pure provvedere a organizzare le manifestazioni di piazza a corredo del Festival, come accade già. Per la Rai ci sarà però da spostare la data della settimana del Festival. Non potrà avere le serate tradizionali perché dal 6 al 22 febbraio sono in programma le Olimpiadi di Milano-Cortina che la Rai trasmetterà assieme ai Giochi paralimpici in programma dal 6 al 15 marzo. Quindi non resta che ‘incastrare’ il Festival 2026 nella settimana dal 23 al 27 febbraio, oppure dal 2 al 6 marzo. 

Il comunicato del comune e sindaco di Sanremo

“Se le verifiche di congruità e delle procedure giuridiche in corso confermeranno l’esito delle procedure sulla manifestazione del Festival di Sanremo, si aprirà poi la fase di negoziazione prevista dal bando. Certamente quello di oggi è stato un passaggio chiave e come Amministrazione comunale possiamo dirci soddisfatti di questo esito. Dal pronunciamento del Tar Liguria del dicembre scorso sono passati cinque mesi durante i quali non abbiamo smesso di lavorare un solo giorno a questa pratica così importante, delicata e complessa”. È il commento a caldo del sindaco di Sanremo Alessandro Mager alla scadenza del termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse relative all’individuazione del partner per l’organizzazione e la trasmissione, in chiaro, del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con eventuale proroga per un massimo di due anni. All’esito della procedura in Comune è stata depositata una busta, presentata da Rai. I parametri principali prefissati dal Comune di Sanremo vertevano sull’obbligo di riconoscere al Comune un corrispettivo non inferiore a 6 milioni e 500 mila euro, oltre ad una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi, con l’impegno riprendere e trasmettere le manifestazioni ‘Sanremoinfiore’ e un’altra manifestazione a scelta dell’Amministrazione comunale e realizzare e trasmettere in diretta e/o in leggera differita (a proprie cura e spese) almeno altre due manifestazioni da concordare con l’Amministrazione comunale, di cui una da svolgersi nel periodo estivo.Tra gli obblighi da garantire anche quello della partecipazione al Festival dei due vincitori di ‘Area Sanremo’ e dell’Orchestra Sinfonica e organizzare un evento per la posa, in via Matteotti, della targa del vincitore di ogni edizione del Festival della Canzone Italiana. “Abbiamo ottemperato ad una sentenza del Tar lavorando, come mia abitudine, con grande determinazione e trasparenza fin da subito, con l’unico obiettivo di far crescere ulteriormente il Festival di Sanremo e, con esso, la città”, prosegue il sindaco e il primo cittadino, che ha seguito personalmente la pratica insieme all’assessore al Turismo Alessandro Sindoni, al segretario generale Monica di Marco e al dirigente del turismo Rita Cuffini conclude: “I criteri che abbiamo stabilito nel bando miravano non solo ad un maggiore corrispettivo economico per la città, che ritengo assolutamente congruo, ma soprattutto ad una crescita del rapporto con il partner individuato attraverso nuovi eventi capaci di generare un nuovo indotto. Certamente il fatto che Rai abbia risposto positivamente alla manifestazione è motivo di soddisfazione aggiunta: parliamo del nostro partner storico, con un know-how eccezionale, con cui abbiamo costruito gli straordinari successi degli ultimi anni”.

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