Scegliere il tormentone estivo del 2025 è più complicato rispetto agli anni scorsi. Di brani che corrono nelle classifiche ce ne sono diversi, ma non ce n’è uno che spicca più di altri. Probabilmente è come dice Edoardo Vianello a LaPresse: “Oggi c’è troppa proposta, uno non fa in tempo ad affezionarsi a una canzone che ne spuntano tante altre. Un tormentone non nasce, ma è un brano che diventa tormentone se ascoltato tante volte”. E Vianello di tormentoni se ne intende. ‘Guarda come dondolo’ (1962), ‘Abbronzatissima’ (1963), ‘I Watussi’ (1963), tanto per fare qualche esempio. Ma anche ‘Pinne fucili e occhiali’, seppure la sua canzone preferita resta ‘Il capello’, come ha confessato a LaPresse.
Ma torniamo al 2025. Le più gettonate nella classifica Fimi Musica della terza settimana di luglio sono ‘Désolée’ di Anna che occupa la prima posizione incalzata da ‘A me mi piace’ di Alfa & Manu Chao e da ‘Serenata’ di Serena Brancale e Alessandra Amoroso. Ma nei primi posti troviamo anche Elodie, i Pinguini Tattici Nucleari con Max Pezzali, Sfera Ebbasta, Olly, Annalisa con ‘Maschio’ e Achille Lauro con ‘Amor’.
Nel segno di Fedez
Nel 2024 è stato più facile designare la canzone tormentone: ‘Sesso e Samba’ di Tony Effe & Gaia ha spopolato. Anna con ’30°C’ è stata in corsa pure l’anno scorso, così come Annalisa con ‘Storie brevi’ cantata con Tananai. Negli ultimi anni Fedez è stato un reuccio dell’estate. Da ‘Mille‘ con Orietta Berti e Achille Lauro, a ‘Disco paradise’ con Annalisa e Articolo 31 a ‘La dolce vita’ con Tananai e Mara Sattei.
Gli Anni ’60
Brani cantati e ballati ma non storici come i classici degli Anni ’60 quando al mare si cantava ‘Legata a un granello di sabbia’ di Nico Fidenco, canzone bocciata dalla commissione esaminatrice del Festival di Sanremo del 1961. L’anno seguente il tormentone estivo aveva le note di ‘Con le pinne fucile ed occhiali’ di Edoardo Vianello e l’arrangiamento di Ennio Morricone. Sul lato B del 45 giri un’altra canzone immortale, ‘Guarda come dondolo’, che lancia il twist in Italia. Sempre negli anni ’60 fecero breccia tra gli italiani ‘Sapore di sale’ (1963) di Gino Paoli con Ennio Morricone all’arrangiamento e direzione dell’orchestra. Sempre nel 1963 ‘Abbronzatissima’ di Edoardo Vianello con i fiati e quel “A-A-bbronzatissima” che danno il via alla canzone, una trovata geniale di Ennio Morricone. Nel 1966 spopola Adriano Celentano con ‘Azzurro’, brano scritto da Paolo Conte. Nel 1969 è la volta di Lucio Battisti con ‘Acqua azzurra, acqua chiara‘, brano Mogol-Battisti, con lo zampino di Renzo Arbore che lo lanciò e suggerì ‘Dieci ragazze’ sulla facciata B del 45 giri.