Album solista per Bianconi: “In ‘Forever’ altro territorio rispetto ai Baustelle”

Il frontman del gruppo toscano: "Non sono canzoni nella forma classica pop. Con la band torneremo a fare dischi "

Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, esordisce da solista con un album intenso, personale, diverso da quelli a cui il suo pubblico era abituato. È 'Forever', in uscita domani per Bmg. "Mi è venuta l'idea di scrivere canzoni che fossero in un altro territorio rispetto alla forma pop", spiega l'artista a LaPresse, raccontando che il progetto è nato quando "di comune accordo con gli altri Baustelle, dopo un periodo intenso con due dischi e due tour bellissimi, ci siamo detti 'fermiamoci un attimo'". In questa pausa, Bianconi ha dato vita a un progetto completamente nuovo, "c'è stata una sorta di percorso di depurazione, niente ritmica o chitarre, all'inizio avevo pensato addirittura di farlo solo piano e voce". Poi si è aggiunto un quartetto d'archi, e il risultato è straordinario. "È un disco un po' fuori dal tempo, sospeso e quasi un po' antico. Ma l'intento era proprio quello, andare sul classico".

Dieci brani, uno diverso dall'altro, alcuni cantati anche in altre lingue con ospiti internazionali. In uno, 'Faika Llil Wnhar', Francesco canta anche in arabo. "L'idea era di slegare il disco dalle mode, dai tempi, anche dalle geografie, coinvolgendo delle voci ospiti, in una sorta di folk universale. A volte più che il senso conta il suono delle parole. Noi spesso diamo troppa importanza alle parole, alla canzone d'autore. E spesso purtroppo ne diamo anche troppo poca, con certe cose che si sentono in giro".

Ma l'artista mette al centro proprio la canzone d'autore, con l'ombra di Fabrizio De Andrè che si allunga prepotente in alcuni brani, specialmente nella prima traccia, 'Il bene'. Gli dà fastidio o lo mette a disagio questo paragone? "È una questione timbrica, io ho un timbro simile al suo, e togliendo la ritmica e rallentando il tempo entro in un territorio più suo. Ma non mi dà fastidio il paragone, ovviamente: lui è uno dei più grandi". A chiusura del disco, un brano solo strumentale, 'Forever', che dà il titolo all'intero progetto: "È come una sigla di chiusura, a me nei dischi son sempre piaciuti i momenti strumentali, che esulano dalle regole della forma canzone".

 

 

Ora, seppur in un periodo di forte incertezza per la pandemia, Bianconi farà un piccolo tour "in posti con capienza ridotta e rispettando tutte le regole, con una struttura agile, per non perdere del tutto il contatto con il pubblico". Ci sono già le prima date, si comincia sabato 17 a Torino, al Cap10100, poi il 19 a Bologna, il 27 a Roma, il 28 a Siena e Firenze, il 4 novembre a Napoli e il 6 a Milano.

 

 

Senza comunque perdere di vista la sua storica formazione: "Con i Baustelle, dopo questo 'fermo biologico' i cui tempi si allungano anche per la pandemia, torneremo. E ho già un paio di idee".