Giorgio Armani, in 6mila alla camera ardente a Milano. Sala: “Il suo nome al Famedio”

Giorgio Armani, in 6mila alla camera ardente a Milano. Sala: “Il suo nome al Famedio”
La camera ardente di Giorgio Armani a Milano (foto AP/Antonio Calanni)

Folla di persone in fila per l’ultimo saluto allo stilista, morto a 91 anni giovedì scorso

Una folla di persone, 6mila in totale, hanno partecipato al primo giorno della camera ardente di Giorgio Armani, lo stilista morto lo scorso giovedì all’età di 91 anni.

La camera, allestita nel teatro di via Bergognone a Milano, rimarrà aperta anche nella giornata di domani, domenica 7 settembre. I funerali in forma privata, invece, sono in programma lunedì, giorno di lutto cittadino nel capoluogo lombardo.

Beppe Sala: “Suo nome iscritto al Famedio”

“La prima cosa è l’iscrizione al Famedio, io sono assolutamente favorevole”, ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala. “Creo che sia più che rispettoso chiedere anche alla sua famiglia e se, come spero, diranno di sì, siamo in tempo per l’iscrizione anche quest’anno. La commissione che decide ci sarà nelle prossime settimane, non credo che ci saranno problemi”. Il Famedio è situato all’ingresso del cimitero monumentale della città meneghina e rende omaggio alla memoria dei cittadini milanesi illustri, benemeriti o che si sono distinti per opere letterarie, scientifiche, artistiche o per aver reso celebre la città. 

“Aveva una personalità esorbitante e a volte c’era anche un po’ di timore nel confrontarsi con lui. Dietro a una immagine a volte fredda aveva un grandissimo calore. Un uomo di eleganza e di una misura straordinaria, anche in questo momento”. “Milano è piena di segni di Armani e sarà impossibile dimenticare. Se devo individuare un milanese che ha enfatizzato il valore positivo del valore è stato senz’altro Giorgio. Piccoli e grandi gesti, un grandissimo milanese, non lo sono nemmeno io di origine, lui lo è diventato”, ha aggiunto il primo cittadino.

Centinaia di persone e vip alla camera ardente

A ricevere le personalità pubbliche nella camera ardente c’è Leo Dell’Orco, compagno dello stilista. Tra i primi ad arrivare il sindaco di Milano, Beppe Sala, e John Elkann, presidente di Stellantis, accompagnato dalla moglie. E ancora Matteo Marzotto, presidente di MinervaHub, Donatella Versace, Beppe Fiorello. A rendere omaggio ad Armani anche i registi Gabriele Salvatores e Giuseppe Tornatore. E ancora: Giovanni Malagò, Arrigo Sacchi, Matteo Ceccarini, dj che sceglieva insieme con lo stilista le colonne sonore delle sfilate, Valeria Mazza, l’architetto Boeri, Federico Marchetti, Ilaria D’Amico, Carla Sozzani.

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