Robert Redford, storico attore e regista del grande schermo e vincitore di due premi Oscar, è morto oggi, 16 settembre, nella sua casa in montagna, fuori Provo, nello Utah. Aveva 89 anni. Lo riporta il New York Times. La sua morte è stata annunciata con un comunicato da Cindi Berger, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria Rogers & Cowan PMK. Ha affermato che l’attore è morto nel sonno, ma non ha fornito una causa specifica.
Vita e carriera di Robert Redford
Robert Redford è stato un artista poliedrico: attore, regista, produttore cinematografico e promotore del cinema indipendente. Nato a Santa Monica il 18 agosto 1936, era figlio di un contabile della Standard Oil. Perse la madre nel 1956, evento che segnò profondamente la sua giovinezza. Dopo la scuola superiore vinse una borsa per meriti sportivi, ma abbandonò presto l’università per dedicarsi alla pittura, viaggiando tra Europa, Italia e Francia. Di ritorno negli Stati Uniti si iscrisse al Pratt Institute per studiare scenografia e, in seguito, all’Accademia americana di Arti Drammatiche a New York. Nel 1958 sposò Lola Van Wagenen, con cui ebbe quattro figli, uno dei quali morì in tenera età; la coppia divorziò nel 1985.
Debuttò a teatro a Broadway e presto in televisione negli anni ’60. Al cinema esordì con “Caccia di guerra” (1962) e ottenne successo nazionale nel 1965 con “Lo strano mondo di Daisy Clover”, vincendo il Golden Globe come nuova promessa. La consacrazione arrivò con “Butch Cassidy” e “A piedi nudi nel parco”, instaurando anche una lunga amicizia con Paul Newman. Negli anni ’70 e ’80 recitò in film divenuti cult come “La stangata”, “Tutti gli uomini del presidente”, “La mia Africa” accanto a Meryl Streep e “I signori della truffa“.
Intorno ai quarant’anni iniziò una carriera registica di grande valore: il primo film da regista, “Gente comune” (1980), vinse quattro Oscar compreso quello per la miglior regia. Seguirono titoli come “Milagro”, “In mezzo scorre il fiume”, “Quiz Show” (che ottenne quattro nomination agli Oscar), “L’uomo che sussurrava ai cavalli“, “La leggenda di Bagger Vance”, “Leoni per agnelli” e “La regola del silenzio”. Nel 2002 ricevette l’Oscar alla carriera, e nel 2017 il Leone d’Oro alla carriera, riconoscimenti per la sua influenza come innovatore del cinema.
Redford fu anche un noto attivista progressista, da sempre legato al Partito Democratico e alle tematiche ambientali. Nel 1981 fondò il Sundance Institute per promuovere il cinema indipendente e in pochi anni diede vita al Sundance Film Festival, oggi tra i più celebrati al mondo.


