Mostra del Cinema Venezia 2025, domani la premiazione: i film favoriti

Mostra del Cinema Venezia 2025, domani la premiazione: i film favoriti
(Photo by Alessandra Tarantino/Invision/AP)

Al Lido sabato 6 settembre si assegna il Leone d’Oro al film vincitore, ecco chi è in pole

Alla Mostra del cinema di Venezia 2025 l’attesa è quasi finita, si avvicina il momento dei verdetti. Sabato 6 settembre dalle ore 19 è in programma la cerimonia di premiazione nel corso della quale saranno assegnati il Leone d’Oro al miglior film e gli altri premi principali.

Il film favorito

Inutile nascondersi, il favorito assoluto per la vittoria del premio più ambito è The Voice of Hind Rajab della regista tunisina già candidata agli Oscar Kaouther Ben Hania. Quei 24 minuti di applausi e la standing ovation resteranno scolpiti nella storia della Mostra. “Mai nessuno ne ha ricevuti così tanti, un record”, ha ricordato il direttore Alberto Barbera. La storia, drammatica, è quella di una bambina di 6 anni che intrappolata con la sua famiglia prova disperatamente a chiedere aiuto alla Mezzaluna Rossa sotto il fuoco dell’esercito israeliana. La forza emotiva del film non è il solo motivo per cui è favorito al Leone d’Oro. “Un film che non vale soltanto per i contenuti e il suo valore sociale e politico, ma credo sia proprio un grande film perché siamo di fronte ad una grande cineasta – ha spiegato Barbera – che riesce a lavorare su materiali documentali e sulla capacità di costruire una finzione intorno a quei materiali con una unicità davvero molto forte”.

Gli altri film in corsa per il Leone d’Oro

Nei corridoi della mostra il consenso per The Voice of Hind Rajab è unanime, ma allo stesso tempo i puristi della critica cinematografica sottolineano anche il fatto che in una kermesse come quella di Venezia deve essere premiato anche il valore artistico di un’opera e non solo la sua funzione sociale o civile. Ecco perché non sono da escludere possibili sorprese, visto che anche altri film hanno ottenuto un apprezzamento importante in sala e non solo. The Smashing Machine con Dwayne ‘The Rock’ Johnson ha ottenuto ben 15 minuti di ovazione e la performance dell’ex wrestler per qualcuno è degna della Coppa Volpi. Altri titoli molto considerati e da ritenersi in corsa per il Leone d’Oro sono anche House of Dynamite di Kathryn Bigelow, il Frankenstein di Guillermo del Toro, senza dimenticare la versione in chiave moderna de Lo straniero di Francois Ozon tratto dal classico della letteratura francese di Albert Camus. Per quanto riguarda i titoli italiani, molto apprezzato Duse e in particolare l’interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi così come La grazia di Paolo Sorrentino. Entrambi, però, al momento sembrano partire leggermente indietro nella griglia per la conquista del premio più ambito.
Il responso sabato sera dalle 19, quando inizierà la cerimonia di premiazione condotta ancora da Emanuela Fanelli.

Ecco ‘Un film fatto per bene’ di Maresco

Oggi, venerdì 5 settembre, è stato presentato l’ultimo dei film italiani in concorso, ‘Un film fatto per bene’ di Franco Maresco maestro del grottesco. Dopo il Premio Speciale della Giuria nel 2019 per ‘La mafia non è più quella di una volta’, il cineasta palermitano di ‘Cinico tv’ torna in concorso alla Mostra con una pellicola che già dal titolo gioca in modo beffardo con le parole. Il film nasce da una pellicola su Carmelo Bene mai portata a compimento.

Le riprese vengono infatti bruscamente interrotte dopo l’ennesimo incidente sul set. A staccare la spina è il produttore Andrea Occhipinti, esasperato dai ciak infiniti e dai ripetuti ritardi. Dal canto suo, il regista accusa la produzione di “filmicidio”, facendo poi perdere le sue tracce. A cercare di ricucire lo strappo è un amico di Maresco, Umberto Cantone, che chiama a testimoni tutti coloro che hanno partecipato all’impresa, in un’indagine che è l’occasione per ripercorrere la personalità e le idee dell’autore più corrosivo e apocalittico del cinema italiano. “Da tempo mi sono accorto che ogni mio film non è stato altro che una trappola in cui mi andavo a infilare con impietoso autolesionismo. Stavolta, però, per la prima volta, ho paura che non ne uscirò bene, diciamo tutto d’un pezzo. Avrei dovuto dare ascolto ai consigli della signorina Filomena, la vecchia maestra che mi faceva il doposcuola alle elementari, la quale mi ripeteva sempre la storiella della gatta e del lardo, ma ormai è tardi per pentirsi. Tra l’altro, nel frattempo, il lardo è pure finito”, ha detto lo stesso autore nelle note di regie.

Sempre oggi sono stati presentati anche altri due film in concorso: ‘Silent friend’ della regista e sceneggiatrice ungherese Ildikó Enyedi; ‘The Sun Rises on Us All’ film cinese del regista Cai Shangjun. Ora, parola alla giuria.

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