Al Lido di Venezia la manifestazione ‘Stop al genocidio – Corteo per la Palestina’. Il corteo Pro Palestina, organizzato da un comitato che riunisce oltre 200 associazioni insieme ai centri sociali del Nord Est, è partito da piazzale Santa Maria Elisabetta e si muove verso i luoghi centrali della Mostra. Per chi arriva da fuori Venezia gli organizzatori hanno previsto anche una motonave, a prezzo popolare, che è partita da Marghera alle 15.00.
Presenti 5mila persone secondo gli organizzatori, e la la presenza anche di alcuni degli artisti che hanno firmato la lettera aperta del comitato Venice4Palestine precedente la Mostra e in cui si chiedeva di “aprire gli occhi” su Gaza e di ritirare l’invito alla mostra ai due attori Gal Gadot e Gerard Butler, la cui presenza al Lido per altro non era nemmeno prevista. La conduttrice della serata inaugurale della Mostra l’attrice Emanuela Fanelli aveva annunciato nei giorni scorsi la sua partecipazione, ed è effettivamente presente, così come l’attore Michele Riondino. C’è anche il fumettista Zerocalcare.
“Siamo in oltre 5mila, da tutto il nord est e anche oltre“. Lo annunciano gli organizzatori della manifestazione ‘Stop al genocidio – Corteo per la Palestina’ in corso al Lido di Venezia. Tra i volti noti presenti diversi artisti, tra cui l’attrice Tecla Insolia, il fumettista Zerocalcare, l’attore Roberto Zibetti, l’attrice Donatella Finocchiaro, la regista Laura Poitras e l’attrice Ottavia Piccolo.

Anche l’attrice Emanuela Fanelli, conduttrice della serata inaugurale della Mostra del cinema di Venezia, è presente al corteo pro Palestina in corso al Lido e diretto proprio verso la Mostra. Con lei anche l’attore Michele Riondino, il fumettista Zerocalcare, l’attrice Valentina Bellè e la regista Carolina Cavalli. Al corteo presente anche lo striscione del collettivo Venice4Palestine oltre all’ANPI e ad Amnesty.
E’ appena arrivata al Lido di Venezia, al molto santa Maria Elisabetta, una nave con 700 persone partita da Marghera per partecipare al corteo ‘Stop al genocidio – Corteo per la Palestina’ che si terrà oggi pomeriggio, a partire dalle 17.00, e diretto alla Mostra del cinema. Tantissime le persone che si stanno radunando in piazza, tra cori e bandiere a favore della Palestina e contro la guerra.
Fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia arriva ‘La Valle dei Sorrisi’, il nuovo film di Paolo Strippoli che “nasce dal desiderio di esplorare l’horror”. Protagonisti della pellicola Michele Riondino, Romana Maggiora Vergano (‘C’è ancor domani’) e il giovane debuttante Giulio Feltri. Un genere l’horror che in Italia ha avuto una grande tradizione, basta pensare ai maestri Dario Argento e Mario Bava, ma che da anni fatica a trovare spazio nel mercato.
“L’horror nel cinema è vivissimo, ma in Italia non c’è. Questo film esce e siamo tutti felici, ma ne escono uno ogni 2-3 anni. Questo vuol dire che nel mercato non c’è ed è un problema di salute del cinema italiano. Io adoro l’horror, sono stato fortunato a farlo ma ci abbiamo messo 7 anni per trovare qualcuno che lo capisse questo film. Sarebbe bello se ne facessero di più di horror”, ha detto il regista Strippoli. “L’horror nasce dal gotico, che racconta di personaggi ordinari in situazioni straordinarie. E per raccontarli devi attraversare altri generi, dal dramma alla commedia. L’horror è una meravigliosa possibilità di fare cinema, perchè è uno dei generi più liberi e che si presta di più a raccontare la quotidianità. Se non si fa questo è una occasione persa”, ha aggiunto. Protagonista come detto Michele Riondino. “Ho amato molto i film precedenti di Paolo, quando mi è stato proposto il progetto c’era già un interesse particolare. Ritengo che sia un genere per allargare lo spettro e parlare di qualcosa di più concreto e reale. In questo film, come in ‘Piove’, c’è un aspetto umano molto importante con personaggi che vivono un dramma reale”, ha raccontato.
“E’ un qualcosa più di un sogno, quasi una religione. Sono cresciuto da cattolico e per me quando ho visto il film di Boris Karloff è stato come vedere un Messia. Ho aspettato il momento giusto per poterlo realizzare in un modo diverso, che potesse colpire tutto il mondo”. Così il regista Guillermo del Toro nel corso della conferenza stampa alla Mostra di Venezia per la presentazione del film in concorso ‘Frankenstein’. “Volevo farlo fin da quando ero piccolo”, ha aggiunto. “La creatura è molto biografica, volevo nascesse ex novo. Io volevo qualcosa di bello, è come se fosse una statua di alabastro. Non volevo ci fossero i punti di sutura, ma che il dottore creasse una creatura perfetta”, ha detto ancora Del Toro.
“E’ un viaggio attraverso tempo, spazio e memoria. Tra quello che è, che è stato e che potrebbe essere. Napoli come una immensa macchina del tempo, che ci porta sempre tra lo spazio e la storia e le storie. In un tempo in costante trasformazione. Io penso sempre ai miei film come l’ultimo e avendo pensato a questo film come l’ultimo era giusto fosse in bianco e nero”. Così il regista Gianfranco Rosi incontrando la stampa alla Mostra del cinema di Venezia per la presentazione del suo documentario ‘Sotto le nuvole’ girato a Napoli. “Perché Napoli? Perché no, è una sfida enorme. Ho fatto un paio di viaggi da turista e poi ho scoperto questa dimensione. La mia prima impressione di Napoli è come un fuoricampo immenso, che nasconde sempre qualcosa rispetto a quello che vedi”, ha aggiunto il regista Leone d’Oro nel 2013 con ‘Sacro Gra’.
“Io ho girato l’altra Napoli, quella dei paesi vesuviani. A Napoli ho girato solo nei sotterranei del Mann (Museo archeologico nazionale, ndr), la storia dell’archeologia”, ha raccontato. Sul titolo del film, Rosi ha detto: “Le nuvole per me sono una sorta di protezione, non hai ombre ed eccessi di luce. In bianco e nero la presenza delle nuvole è ancora più importante. Poi a Napoli piove tantissimo e ci sono nuvole meravigliose”. Rosi ha parlato anche dell’eccesso di turismo che attanaglia oggi le grandi città, come Napoli. “L’eccesso turistico ormai appartiene a tutte le grandi città, è una sorta di colonizzazione che distrugge tutto il tessuto sociale”, ha concluso.
“Per raccontare quell’inferno bisognerebbe essere lì e vivere a Gaza, purtroppo arrivano immagini tragiche di distruzione. Ben vengano tutte le manifestazioni, anche durante la mostra, la cosa che mi dispiace e che mi preoccupa è che poi tutto finisca qui”. Così il regista Gianfranco Rosi incontrando la stampa alla Mostra del cinema di Venezia per la presentazione del suo documentario in concorso ‘Sotto le nuvole’, girato a Napoli, a proposito del dibattito che si è innescato al Lido sulla guerra in Palestina e sul corteo in programma nel pomeriggio a cui prenderanno parte anche diversi artisti. Il timore del regista, Leone d’Oro nel 2013 con ‘Sacro Gra’, è che “poi non c’è un seguito, una voce continua che ci porta anche ad altri momenti del nostro quotidiano a raccontare in maniera forte quanto sta accadendo. Mi chiedo perché non ci sono state altre manifestazioni con migliaia di persone davanti all’ambasciata israeliana e davanti ad altre ambasciate nel mondo. Ben venga tutto, ma la mia paura è che già lunedì ci si è dimenticato tutto per il nostro egoismo quotidiano”.
Nel suo precedente documentario ‘Notturno’, Rosi racconta il dramma degli abitanti della regione martoriata tra Siria, Iraq, Kurdistan e Libano. “Io ho provato a raccontare il dramma di chi scappava da queste guerre, questo è forse il mio film meno politico meno con impatto immediato ma credo che dietro ogni inquadratura c’è una visione politica. Anche attraverso i personaggi c’è sempre una forza e una presa di posizione dal punto di vista politico”, ha concluso Rosi.
Oggi la manifestazione ‘Stop al genocidio – Corteo per la Palestina’ che si terrà oggi pomeriggio, a partire dalle 17.00. Il corteo Pro Palestina, organizzato da un comitato che riunisce oltre 200 associazioni insieme ai centri sociali del Nord Est, partirà da piazzale Santa Maria Elisabetta e si muoverà verso i luoghi centrali della Mostra.