Un gran giurì in New Mexico ha rinviato a giudizio l’attore Alec Baldwin in relazione all’uccisione nel 2021 della direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set del film western ‘Rust’. I pubblici ministeri avevano portato il caso davanti al gran giurì di Santa Fe questa settimana, mesi dopo aver ricevuto una nuova analisi della pistola utilizzata. Baldwin, protagonista e co-produttore di ‘Rust’, stava puntando una pistola contro la donna durante una prova sul set nell’ottobre 2021, quando l’arma ha sparato, uccidendola e ferendo il regista Joel Souza. Baldwin ha dichiarato ripetutamente di avere tirato indietro il cane ma di non aver premuto il grilletto, al momento dello sparo.
I pubblici ministeri avevano respinto l’accusa di omicidio colposo contro Baldwin in aprile: secondo i dati allora a disposizione, la pistola avrebbe potuto essere stata modificata prima dello sparo e quindi la morte di Hutchins sarebbe stata dovuta a un malfunzionamento. Successivamente, però, hanno cambiato idea dopo aver ricevuto i risultati di una nuova analisi sulla pistola, e quindi hanno iniziato a valutare se presentare nuovamente un’accusa contro Baldwin.
Secondo la nuova analisi, effettuata da esperti balistici dopo aver rimontato l’arma utilizzando pezzi di ricambio, le caratteristiche della pistola e i segni lasciati sulle cartucce dimostrerebbero che, per esserci stato uno sparo, il grilletto doveva essere stato tirato o premuto. Secondo Lucien Haag del Forensic Science Services in Arizona, sebbene Baldwin abbia ripetutamente negato di aver premuto il grilletto, “dati i test, i risultati e le osservazioni qui riportati, il grilletto doveva essere tirato o premuto sufficientemente per rilasciare il cane completamente armato o retratto”. Intanto, la supervisore delle armi sul set del film, Hannah Gutierrez-Reed, si è dichiarata non colpevole di omicidio colposo e manomissione delle prove nel caso. Il suo processo dovrebbe iniziare a febbraio.