The Space Cinema, come le altre sale cinematografiche, si prepara al 26 aprile, data di riapertura delle attività. E lo fa con un collage di video fatti in casa.
Il progetto ‘The Space Workout’ di The Space Cinema
Il progetto ‘The Space Workout’ voleva raccontare la voglia di tornare al lavoro, dopo i mesi di chiusura per via dell’emergenza sanitaria. E i dipendenti delle 36 multisale The Space Cinema presenti sul territorio nazionale hanno risposto.
Gli improvvisati attori si sono divertiti a rielaborare, a casa, alcune delle azioni che sono abituati a compiere giornalmente sul lavoro. Il pubblico è la famiglia o gli amici, la sala è il soggiorno e il bar è la cucina. Immancabili la divisa ufficiale in nero e arancione, il sorriso e i pop corn.
Un messaggio di ottimismo
Un’iniziativa con cui The Space Cinema ha voluto lanciare un messaggio di ottimismo agli appassionati del grande schermo. Ma anche restituire centralità e visibilità agli oltre 1000 lavoratori fermi da tempo.
Ognuno ha mandato la sua clip, ripresa con lo smartphone, mentre tra le mura di casa si improvvisa alle prese con la “clientela”. C’è chi fa colazione con pop corn appena sfornati e chi chiede il biglietto ai propri figli per l’ingresso in soggiorno. E chi accompagna i clienti-coinquilini al posto prenotato, sul divano.
Voglia di normalità
“Già prima della pandemia abbiamo sempre considerato i dipendenti dei nostri multisala i principali attori dietro le quinte del grande schermo. Coloro che al bancone del bar o all’ingresso delle sale o lungo i corridoi rappresentano l’accoglienza e l’efficienza, l’attenzione e l’ospitalità. Il nostro biglietto da visita e il motivo stesso per cui ogni struttura del circuito funziona” commenta Stefano Rossignoli, HR Director di The Space Cinema.
“Abbiamo voluto rivolgerci a loro con una semplice richiesta che ha avuto delle risposte sorprendenti” aggiunge Andrea De Candido, Head of Marketing “E che ci conferma, seppur in maniera ironica e leggera, che tra i nostri colleghi c’è una grandissima voglia di tornare alla normalità, al lavoro, alla vita di sempre”.