A ‘Le Iene’ piovono pesanti accuse nei confronti di Rocco Siffredi da parte di attrici che hanno lavorato con il celebre attore e produttore porno abruzzese, che l’anno scorso ha portato la storia della sua vita a teatro. Nella puntata della trasmissione di Italia 1 andata in onda martedì 16 aprile, gli inviati Roberta Rei e Francesco Priano hanno raccolto testimonianze di donne che parlano di presunte violenze e abusi ,sul set e fuori, e di pratiche senza consenso che sarebbero state attuate da Siffredi. Le Iene hanno anche intervistato l’attore, che ha negato le accuse. “E’ solo invidia, c’è una congiura”, le sue parole.
“Quello che ho vissuto lo definirei violenze e stupro”, dice Gloria, una ragazza che, alle prime armi nell’ambiente, sostiene di aver subito una pratica anale da Siffredi nonostante il suo iniziale rifiuto, dopo minacce di non farla lavorare, con insulti sessisti. La donna dice di aver sentito dolore e di aver pianto, prima di dire: “Basta”.
“Continuava a sputarmi addosso, a dirmi: lo vedi che ti piace, tr..a?”, ricorda la donna. Poi racconta di un presunto stupro in bagno, senza le telecamere. Tra le altre presunte pratiche scorrette raccontate dalle ragazze la mancanza del video di consenso sulle pratiche sessuali nella scena, ormai prassi nella policy dell’industria a luci rosse, o la registrazione prima della performance e non dopo, come previsto in caso di pratiche estreme. Anche qui Siffredi nega.
“Il mio concetto di consenso? Io vado con il feeling delle ragazze”, ha detto Siffredi a Le Iene. Il produttore indipendente Tommy Mc Donald, una sorta di pentito del mondo dell’hard, che ora racconta gli abusi su un podcast dice: “Tutti sanno chi sono i cattivi in quel mondo, e Rocco è uno di quelli”, mostrando poi immagini sul set con un’altra ragazza che dice no all’anale con Siffredi che insiste, promettendo più soldi. Poi il tentativo di penetrarla, con lei che si divincola. “Questo non è stupro”, taglia corto lui: “Non ho mai violentato una ragazza”.
In un altro video una ragazza racconta di aver preso accordi per una scena di sesso orale, poi Siffredi insiste per andare oltre. La giovane ripete: “Avevo detto di no”. E l’attore: “Solo un pochino”. In un’altra clip Siffredi penetra con forza e schiaffeggia un’attrice, che piange. Rocco chiede scusa. “La mia sessualità è forte”, spiega: “Forse in qualche scena, anni fa, sono stato un po’esagerato ma non sono uno stupratore, se così fosse il mondo se ne sarebbe accorto”.
L’attrice Ophelia Dust riporta di essere stata costretta a fare pratiche che non voleva mettere in atto e di avere ricevuto sputi dalla star del porno italiano e infine di aver avuto richieste insistenti di sesso anale, di essere stata minacciata di non venire pagata per la scena di fronte a un suo diniego. Sul finale del servizio Siffredi sembra in difficoltà e sostiene che le accuse siano frutto di un complotto ordito contro di lui dal proprietario del sito porno XV, Stephane Pacaud: “Hanno pagato McDonald per farmi fuori. E’ una congiura”. Poi sul finale rivela che ci sono due ragazze che possono confermare la sua tesi. Il servizio si chiude con una delle presunte testimoni che risponde al telefono alla trasmissione di Italia 1 e il servizio finisce con la scritta: “Continua”.