Il direttore Intrattenimento Prime Time sulla presunta pubblicità occulta legata alla presenza della star al Festival: "Ci sentiamo truffati"

 In merito a un eventuale scopo promozionale della presenza al Festival di Sanremo di John Travolta “Rai comunica di aver già posto in essere ogni opportuna verifica per fare luce sulla vicenda, e che procederà nei confronti di tutti i soggetti in ordine ai quali dovessero emergere eventuali profili di responsabilità”. Lo ha fatto sapere attraverso una nota il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea.

Ciannamea (Rai): “Su caso Travolta ci sentiamo truffati”

Se ci sentiamo truffati? Se questi sono gli elementi che stanno venendo fuori certo che sì”. Lo dice il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea, parlando del caso relativo alla presenza di John Travolta sul palco dell’Ariston e delle scarpe della U-Power esibite dall’attore statunitense che rischiano di costare a viale Mazzini una multa per pubblicità occulta dall’AgCom. La società U-Power aveva già comunicato ai suoi clienti la “presenza ufficiale” del loro testimonial alla serata del Festival del 7 febbraio, proprio quella in cui partecipò Travolta. “Da parte di Rai non c’era alcuna rassicurazione data a loro”, sottolinea Ciannamea. “Se ci riteniamo parte lesa? Tutti gli elementi saranno utili, queste mail, la brochure su Internet. Se l’operazione è, come si va delineando, una truffa, un raggiro… rammarico? Certo, perché non riconoscerlo”, conclude.

Gasparri e le verifiche in Commissione di Vigilanza Rai

“Conosco e stimo Marcello Ciannamea e stimo anche tutti gli altri dirigenti della Rai. Leggere che Ciannamea si sente ‘truffato’ sul caso Travolta mi colpisce molto” Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Perché se c’è un uso improprio del servizio pubblico televisivo da parte di privati all’insaputa di chi organizza con tanta cura il Festival di Sanremo, c’è da preoccuparsi molto. Io non pensavo che le cose fossero arrivate fino a questo punto, ma c’è molto da controllare allora. Sulle procedure, sugli eventi di questa importanza, sull’uso a fini commerciali da parte di privati. È necessario un grande, severo e approfondito esame di quanto è avvenuto. Se i capi stessi della Rai ipotizzano di essere stati vittime di una truffa, vuol dire che alcuni grandi eventi sono fuori controllo – dice ancora Gasparri -. Non bastano le verifiche dell’azienda. Faremo anche in Commissione di Vigilanza, su mia richiesta, tutti gli accertamenti del caso. La Rai ha bisogno di risorse. Con Sanremo ne ha raccolte tante, ben 60 milioni. Non vedo perché si devono arricchire dei privati e non la Rai che, se fa della pubblicità, se la deve far pagare profumatamente. Resta però il dubbio di come mai Amadeus abbia usato la frase in inglese, che è lo slogan adottato dalla fabbrica di scarpe. Amadeus è un profeta o sapeva qualcosa? Ci dovrà rispondere. Non esistono intoccabili in questo Paese. E attendiamo anche l’inchiesta di alcune trasmissioni di punta della Rai, che calunniano la gente perbene. Vedremo se cercano la verità sulla propria azienda o se sono al guinzaglio”. 

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