Musica, morto Harry Belafonte: cantante e attivista per i diritti

Musica, morto Harry Belafonte: cantante e attivista per i diritti
FILE – Actor, singer and activist Harry Belafonte from the documentary film “Sing Your Song,” poses for a portrait during the Sundance Film Festival in Park City, Utah on Jan. 21, 2011. Belafonte died Tuesday of congestive heart failure at his New York home. He was 96. (AP Photo/Victoria Will, file)

L’artista, nato a Manhattan, divenne celebre per aver reso popolare la musica caraibica negli anni ’50

Addio a Harry Belafonte, leggenda dei diritti civili e dell’intrattenimento che iniziò come attore e cantante rivoluzionario, diventando poi un attivista. Aveva 96 anni. Belafonte è morto a causa di un’insufficienza cardiaca nella sua casa di New York, con la moglie Pamela al suo fianco, ha riferito il portavoce dell’artista, Ken Sunshine. Con il suo viso luminoso e la sua voce vellutata, Belafonte è stato uno dei primi artisti di colore a ottenere un ampio seguito nei film e a vendere un milione di dischi come cantante. Molti lo conoscono ancora per il suo successo ‘Banana Boat Song (Day-O)’. Ma l’artista forgiò un’eredità più grande una volta ridimensionata la sua carriera di attore negli anni ’60 e seguendo l’esempio del suo modello, il cantante e attivista Paul Robeson, secondo cui gli artisti sono “custodi della verità”.

Pochi sono riusciti a tenere il passo con il tempo e l’impegno di Belafonte e nessuno ha eguagliato la sua statura come punto d’incontro tra Hollywood, Washington e il movimento per i diritti civili. Belafonte non solo ha partecipato a marce di protesta e concerti di beneficenza, ma ha contribuito a organizzarli e ad aumentare il sostegno nei loro confronti. Ha lavorato a stretto contatto con Martin Luther King Jr., intervenendo spesso a suo nome sia con politici che con altri intrattenitori e aiutandolo finanziariamente. Ha fissato standard elevati per le celebrità di colore più giovani: Belafonte rimproverò Jay Z e Beyoncé per non aver rispettato le loro “responsabilità sociali”. Ha fatto poi da mentore a Usher, Common, Danny Glover e molti altri. Nel film di Spike Lee del 2018 ‘BlacKkKlansman’, Belafonte è stato opportunamente scelto nel ruolo di un anziano statista che istruisce i giovani attivisti sul passato del paese. Belafonte è stato un artista importante sin dagli anni ’50.

Ha vinto un Tony Award nel 1954 per il suo ruolo da protagonista nel musical ‘Almanac’ di John Murray Anderson e cinque anni dopo è diventato il primo artista di colore ad aggiudicarsi un Emmy per lo speciale televisivo ‘Tonight with Harry Belafonte’. Nel 1954, ha recitato insieme a Dorothy Dandridge nel musical diretto da Otto Preminger ‘Carmen Jones’: una svolta, perché per la prima volta era interamente composto da attori di colore. Il film del 1957 ‘L’isola nel sole’ è stato bandito in diverse città del sud, dove i proprietari dei cinema sono stati minacciati dal Ku Klux Klan a causa della presenza, nel film, di una storia d’amore tra un personaggio di colore, Belafonte appunto, e uno bianco, Joan Fontaine. Il suo ‘Calypso’, pubblicato nel 1955, è diventato il primo album da un milione di vendite ufficialmente certificato da un artista solista. Il lavoro contribuì a diffondere a livello nazionale i ritmi caraibici. Belafonte fu soprannominato ‘Re del Calypso’. 

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