Ok alle date previste, dal 2 al 6 marzo, e niente pubblico, quindi. E poi, uso delle mascherine FFP2, dei guanti, misurazione della temperatura e sanificazione degli ambienti
Il Festival di Sanremo è salvo. Il Cts ha infatti dato un sostanziale via libera al protocollo sanitario proposto dalla Rai. Ok alle date previste, dal 2 al 6 marzo, e niente pubblico, quindi. E poi, uso delle mascherine FFP2, dei guanti, misurazione della temperatura e sanificazione degli ambienti. Inoltre, l’obbligo di tamponi ogni 72 ore. E ancora accessi diversificati, percorsi prestabiliti in modo da non creare assembramenti e avere squadre di lavoro divise. Staff degli artisti ridotto al minimo (solo un fonico e un discografico) e i cantanti in Teatro già vestiti, truccati e pettinati. Infine, la consegna di fiori e premi non a mano, ma tramite un carrello.
Sarà un Festival diverso dal solito, quindi, e spetterà al direttore artistico Amadeus riuscire a rendere lo show scorrevole nonostante le molteplici regole da rispettare. E fare in modo che non venga ricordato (solo) per l’eccezionalità del periodo. Intanto il ceo di Fimi, Enzo Mazza, accoglie positivamente la notizia, spiegando che ora, con l’approvazione del protocollo, “si definiscono meglio i contorni del Festival, e le misure di sicurezza invocate dall’industria discografica per artisti e staff vanno nella direzione auspicata”. Le case discografiche, precisa ancora, ovviamente “adotteranno tutte le misure approvate dal CTS integrando i propri protocolli aziendali”. Rimane cruciale, però, il nodo delle attività quotidiane nella città: “Restano poi da definire le procedure per la città e le aree alberghiere che ci auguriamo Prefetto e Sindaco metteranno a punto a breve”. Più entusiasta e meno preoccupata l’associazione dei Produttori musicali indipendenti, che plaude “al recepimento in toto delle indicazioni delle tre associazioni di categoria (Afi, Fimi e Pmi)”. E che è “consapevole che l’assenza di pubblico comporterà per Rai e per il Direttore Artistico un notevole impegno per rendere lo spettacolo televisivo del Festival all’altezza delle precedenti edizioni, ma confida nelle straordinarie capacità organizzative e creative di tutta l’Organizzazione del Festival che – è certa – troverà soluzioni adeguate, innovative e di grande effetto”.
Ma i più felici di tutti sono gli enti locali, che da un annullamento o uno spostamento del Festival avrebbero avuto il maggiore impatto negativo. Una “notizia importante”, quella dell’ok del Cts, per il sindaco della città Alberto Biancheri, che nei prossimi giorni si confronterà con la prefettura e con i soggetti coinvolti per l’analisi del protocollo. “La nostra posizione è sempre stata chiara: con o senza pubblico – precisa il presidente della Liguria, Giovanni Toti -, con o senza tutto il contorno mediatico che di solito lo circonda e anche se in forma un po’ blindata a causa dell’emergenza sanitaria, il Festival di Sanremo deve svolgersi qui, rappresenta una tappa importante per la promozione della Liguria, con gigantesche ricadute economiche sul territorio e sulle nostre attività, già duramente provate dalla pandemia. Con attenzione e prudenza, rispettando sempre le regole, dobbiamo imparare a convivere con il virus. Sono felice che alla fine abbia prevalso il buonsenso, soprattutto in questo momento difficile non solo per la nostra Regione ma per tutto il Paese”.
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