"Posso dire in tutta onestà di non aver mai ammazzato qualcuno che non lo meritasse. La mia filosofia era sempre stata questa: non fare mai niente per niente". Inizia con queste parole e la voce di Riccardo Scamarcio il trailer di 'Lo spietato', il film Netflix che, dopo una anteprima l'8, 9 e 10 aprile in cinema selezionati, dal 19 aprile sarà disponibile sulla piattaforma streaming.
'Lo Spietato' è un viaggio lungo un quarto di secolo nell'universo della mala italiana raccontato attraverso la storia di Santo Russo (Scamarcio), un gangster dalla mentalità yuppie, che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano da bere negli anni d'oro della moda, dei soldi facili, dell'arte d'avanguardia e della disco music. Siamo nel periodo del boom, in una metropoli – Milano – destinata a una crescita economica e criminale vertiginosa.
Santo Russo, calabrese cresciuto nell'hinterland, dopo i primi furti in periferia e il carcere minorile, decide di seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la vita del criminale. Nel giro di pochi anni diventa la mente e il braccio armato di una potente e temuta gang, lanciandosi in affari sempre più sporchi e redditizi: rapine, sequestri, traffici di droga, riciclaggio di denaro sporco, e non ultimi i miracoli, esecuzioni a sangue freddo.
Nella sua corsa sfrenata verso la ricchezza e la soddisfazione sociale, Santo Russo è diviso tra due donne: la moglie, remissiva e devota, e l'amante, una donna bellissima, elegante e irraggiungibile. Due scelte di vita agli antipodi e due opposte facce di sé.
Il percorso criminale di Santo è fatto di scelte inevitabili e traiettorie dolorose: chi vive o chi muore, l'amore passionale o la famiglia, il sogno borghese o una vita da Spietato.
Diretto da Renato De Maria, e scritto dallo stesso De Maria insieme a Valentina Strada e Federico Gnesini, il film è liberamente ispirato a 'Manager Calibro 9' di Pietro Colaprico e Luca Fazzo. Riccardo Scamarcio è il volto di Santo Russo, affiancato da Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi e Marie-Ange Casta.

