Noa canta Bach e crede nella pace: “Con Italia storia d’amore”

Noa canta Bach e crede nella pace: “Con Italia storia d’amore”

La cantante israeliana parla del suo nuovo disco in uscita il 15 marzo, politica internazionale e conflitto mediorentale

È la cantante israeliana più famosa a livello globale, ma nel suo caso la definizione di cittadina del mondo, anche per il suo impegno da attivista per abbattere le barriere, non è un cliché abusato. La sua vera seconda casa però è l'Italia. E' Noa, voce di 'Beautiful That Way', tema della colonna sonora di 'La vita è bella' di Roberto Benigni, scritto da Nicola Piovani, la più famosa delle sue collaborazioni con artisti di casa nostra in una carriera nella quale il nostro Paese è entrato numerose volte.

La 49enne di origini ebraiche sefardite, nata in Yemen e vissuta in Israele e negli Stati Uniti, ha duettato con Antonello Venditti, collaborato con Pino Daniele, partecipato al Festival di Sanremo insieme a Carlo Fava e Solis String Quartet e registrato un disco in napoletano. Nel 2018, a suggellare il suo legame con l'Italia, è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di commendatore.

LaPresse l'ha incontrata a Milano per parlare del suo nuovo disco 'Letters to Bach', in uscita il 15 marzo e lei ha confermato il suo amore per il nostro Paese e non si è sottratta a commenti sulla situazione politica internazionale e sul conflitto mediorentale. Nel nuovo lavoro, prodotto dal leggendario Quincy Jones, l'artista di Tel Aviv rivisita 12 brani di Bach, arricchedendoli con le le sue liriche – in inglese ed ebraico – e con un sound jazz acustico, affiancata dal suo storico chitarrista Gil Dor. Noa sarà dal vivo in Italia il 10 marzo a Ferrara al Teatro Nuovo, il 12 marzo a Mestre (Venezia) al Teatro Toniolo, il 6 aprile a Cittanova (Reggio Calabria) al Teatro Gentile e il 24 maggio a Roma all'Auditorium-Sala Sinopoli.

"E' stata una sfida affrontare un gigante come Bach, ma dopo 29 anni di carriera ho bisogno sempre di stimoli. E' nato tutto quando una pianista israeliana, Astrith Baltsan, mi ha invitato a cantare con dei vocalizzi a un suo concerto incentrato su Bach. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto scrivere delle parole su quella musica e non sono più riuscita a pensare ad altro finché non ho realizzato questo progetto", spiega Noa. Con lei, una delle voci del dialogo in Israele, è impossibile non parlare di Medioriente ma anche dell'aria che tira in un mondo che sembra voler chiudersi nei suoi confini. Una visione opposta alla sua: "Questa situazione mi spinge a essere ancora di più un'attivista, perché bisogna lavorare di più. Niente è irreversibile, a parte la morte. Nessuno pensava che il muro di Berlino potesse cadere ma è successo. Trump cadrà, Putin cadrà e anche Netanyahu cadrà. Tutta questa gente che ci impedisce di raggiungere il nostro potenziale come società e come essere umani sparirà", afferma l'artista, che sulla pace nella sua terra aggiunge: "La maggior parte della gente la vuole e chiede la soluzione a due stati. Servono leader coraggiosi come è stato Rabin. Talvolta è difficile mantenere la speranza nella pace, ma non possiamo permetterci di perderla, perché altrimenti prevarrà chi spinge dall'altra parte", dice con fermezza la cantante, che poi si scioglie in un sorriso quando parla dell'Italia.

"E' una lunga storia d'amore la mia con il vostro paese, è qualcosa di irrazionale. L'Italia mi ha dato la possibilità di fare bellissime collaborazioni: esperienze come suonare per il Papa in Vaticano e lavorare con Benigni mi hanno cambiato la vita. Se dovessi scegliere un Paese nel mondo è l'Italia, voi forse non ve ne accorgete più e vedete solo i problemi. E, anche se non mi piace quello che sta succedendo politicamente qui, amo l'Italia e penso che sia stata benedetta come nessun altro paese al mondo: i paesaggi, la cultura, il cibo", sottolinea la cantante di Tel Aviv, che si congeda da noi con un monito: "Non dimenticate una cosa: siamo tutti migranti, anche gli italiani. Bisogna solo ricordarsi di quando lo siamo stati".

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