Un anno fa decine di attrici accusavano il produttore americano Harvey Weinstein di molestie sessuali

Era il 5 ottobre 2017 e il New York Times pubblicava le testimonianze di attrici che accusavano il Lo scandalo superò le colline di Hollywood investendo l’intera industria del cinema: centinaia di donne, star o aspiranti attrici, denunciarono di aver subito aggressioni di tipo sessuale.

Scoppiò ‘l’affaire Weinstein’: in Francia, la giornalista Sandra Muller il 13 ottobre esortò le colleghe a denunciare le molestie sul posto di lavoro attraverso l’hashtag #balancetonporc, che divenne rapidamente virale. Due giorni dopo, l’attrice americana Alyssa Milano lanciò #MeToo, che da semplice top trend su Twitter divenne un movimento globale. La valanga mediatica travolse l’attore Kevin Spacey, accusato di aver aggredito sessualmente durante la sua carriera molti uomini, di cui alcuni all’epoca minorenni: Spacey fu cacciato dalla serie ‘House of Cards’ di cui era l’attore principale, e fu annullata la sua partecipazione all’ultimo film di Ridley Scott Tutto l’oro del mondo.

Nel Regno Unito, il ministro della Difesa Michael Fallon, accusato di molestie sessuali, si è dimesso il 1° novembre 2017 e, sulla scia, il vicepremier Damian Green il 20 dicembre. Altri politici saranno messi accusa in diversi paesi. Lo studioso islamico svizzero Tariq Ramadan è in carcere da febbraio con l’accusa di stupro da parte di due donne: un’indagine per stupro è in corso anche in Svizzera. Nel maggio 2018, lo scandalo legato al francese Jean Claude Arnault, marito di una docente universitaria e accusato di stupro e violenza sessuale da 18 donne nel mese di novembre 2017, travolse l’Accademia svedese, causando il rinvio di un anno del Nobel per la letteratura: l’uomo è stato condannato lunedì scorso a due anni di carcere per lo stupro, avvenuto nell’ottobre 2011, di una giovane donna in un appartamento di Stoccolma. Ha annunciato che ricorrerà in Appello. Alla luce del movimento MeToo, altre inchieste nate prima del caso Weinstein hanno assunto una nuova dimensione: nato nel 2016, il più grande scandalo sessuale nella storia dello sport americano ha visto il suo epilogo nel 2018, quando l’ex medico sportivo Larry Nassar è stato condannato per aver aggredito nel corso di due decenni almeno 265 vittime, per la maggior parte minorenni.

A settembre l’attore americano Bill Cosby è stato condannato a 3 anni anni di prigione per violenza sessuale. Dal 2014, più di sessanta donne lo hanno accusato, anche se la maggior parte dei presunti fatti è finita in prescrizione. lo scandalo è arrivato anche in Italia, con Asia Argento, paladina del MeToo che nell’agosto 2018 si è trovata nella posizione di imputata. L’attore e musicista Jimmy Bennett ha raccontato di aver subito molestie nel 2013, quando aveva 17 anni, e che la Argento avrebbe provato a soffocare il caso pagandolo circa 380 dollari. L’accusa è costata all’attrice italiana l’esclusione dalla giuria di X Factor. Ultimi, in ordine di tempo, il candidato trumpiano alla Corte Suprema degli Stati Uniti, il giudice conservatore Brett Kavanaugh, accusato di aggressione sessuale da tre donne: i fatti risalirebbero agli anni ’80 quando tutti erano al liceo. A Los Angeles, infine, la polizia ha riaperto le indagini su una denuncia di stupro risalente al 2009 da parte di un’aspirante modella contro il calciatore Cristiano Ronaldo.
 

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