Mark Salling, chi era l’attore di Glee morto suicida
Secondo i media americani è ormai una certezza: Mark Salling si sarebbe tolto la vita, impiccandosi nella sua casa di Los Angeles. Aveva 35 anni: era nato a Dallas nel 1982 e da subito si appassionò alla musica. Da bambino studiò pianoforte, chitarra, basso, batteria e fisarmonica, ma si interessò anche alla recitazione. A 14 anni il debutto cinematografico nel thriller "Inferno a Grand Island", a 25 il suo primo album, "Smoke Signals", pubblicato sotto lo pseudonimo di Jericho. Nel 2009 arriva il ruolo della vita: viene selezionato per interpretare Noah "Puck" Puckerman nella serie della Fox "Glee". È uno dei primi a entrare nel cast di quello che diventa un vero e proprio fenomeno internazionale: la serie è musicale e Salling può dedicarsi contemporaneamente alle sue passioni - la recitazione e il canto. Il suo è il ruolo del ragazzo arrogante e spavaldo, che mette incinta la capo-cheerleader e tradisce la fiducia del suo migliore amico, ma che con il tempo impara a mostrare la sua sensibilità. La serie finisce nel 2015, due anni dopo la tragica scomparsa di Cory Monteith, che in "Glee" interpretava Finn Hudson, migliore amico di Puck, il personaggio di Salling. Con la fine di Glee arriva l'arresto per possesso di materiale pedo-pornografico e il 5 ottobre l'attore si è dichiarato colpevole del reato.