Ha incarnato l'immagine della diva sex symbol e quelli della pacifista, della reginetta dell'aerobica e della femminista. Jane Fonda non si può etichettare: nella vita privata e nella carriera è stata tutto. Figlia di un'icona del cinema come Henry Fonda, inizialmente prova a sfondare come modella, ma poi, quando Anthony Perkins le offre il ruolo da protagonista nella commedia "In punta di piedi", lei, ventiduenne accetta. Inizia una carriera che le porterà a vincere due Oscar, sei Golden Globe, un Bafta, un Emmy e un'altra lunga lista di premi, compreso il nostro Leone d'Oro, ricevuto proprio lo scorso settembre alla mostra del cinema di Venezia. Dalla fantascienza al dramma, dal thriller alla commedia, ha saputo reinventarsi con il passare dei decenni e restare un'icona del cinema attuale, non un'immagine sbiadita della diva che fu. Lo dimostrano i suoi ultimi lavori per Netflix: un film d'amore, "Le nostre anime di notte" (a fianco al collega e amico di sempre, Robert Redford) e una serie tv, "Grace and Frankie", su due settantenni improvvisamente tornate single