"Mi accusano di esserci stata, è questa la cosa che mi fa più male"

"La cosa più sconvolgente sono le accuse delle donne italiane, la criminalizzazione delle vittime delle violenze". Inizia così la lunga intervista rilasciata dall'attrice italiana Asia Argento al quotidiano La Stampa in cui torna sulle accuse di violenza a Harvey Weinstein, uno dei più potenti produttori di Hollywood. "'Perché non avete parlato prima?', ci chiedono. Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood" e perché "tenevo troppo alla mia carriera". "Io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein – spiega – Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c'è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza".

Nell'intervista racconta che gli stupri furono in realtà due, che "Weinstein era un predatore seriale. L'ha fatto con centinaia di donne. Se lo scandalo non è uscito prima, è perché lui insabbiava tutto. Ha pagato non solo donne, ma anche giornali e giornalisti".

La cosa che però, ammette, l'ha sconvolta di più sono stati gli attacchi delle donne. "Non ho ricevuto nessuna critica per il mio comportamento in nessun altro Paese… nessuno si permette di fare 'victim blaming', di colpevolizzare le vittime. Nessuno all'estero. Guardi invece che cosa stanno facendo in Italia contro noi vittime", "Donne che stanno scrivendo contro di me. Donne che mi stanno denigrando. E questo è grave. Perché sono sicura che anche tante tra queste donne hanno vissuto o anche solo visto cose del genere. E ora fanno finta di niente. Mi accusano di esserci stata".

E conclude: "L'unica cosa in cui ora spero, anche dopo aver rivissuto questa terribile esperienza ed essere stata insultata nel mio Paese – e solo nel mio Paese! – è che ci sia un risveglio tra quelle di noi che hanno subito. Che sempre più donne dicano basta. Ora questi uomini, questi mostri, dovranno avere paura così come noi, ogni volta che li abbiamo incontrati, che siamo rimaste da sole con loro, ne abbiamo avuta".

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