I tre amici di lunga data hanno deciso di regalare ai loro fan una serie di live: si parte il 20 gennaio dall'Unipol Arena di Bologna
Il pubblico, si sa, è imprevedibile. Ma di solito, quando nasce questo genere di progetti, non si fa scappare l'occasione. C'è quindi da scommettere che l'inedito tour che vedrà salire sul palco Nek, Max Pezzali e Renga, appena annunciato dopo settimane di rumors, farà il tutto esaurito. Perché, se è vero che il pubblico non si somma, come ammette l'ex 883, "è altrettanto vero che si stufa. Servono stimoli nuovi, sia a chi sale sul palco, sia a chi sta sotto. Ci vogliono avventure nuove". E così, ecco che i tre amici di lunga data hanno deciso di regalare ai loro fan una serie di live, che partirà il 20 gennaio dall'Unipol Arena di Bologna, in cui si faranno vedere e sentire in una veste nuova. Per il momento sono dieci le date in programma, ma è facile che ne verranno inserite altre, soprattutto a Milano e Roma che al momento non compaiono in calendario.
Non ci sono ancora molti dettagli su come si svolgeranno i live. Di certo, spiegano i tre, c'è solo che saranno sempre sul palco insieme, interpretando, quindi, l'uno i brani degli altri. "Ognuno giocherà con il repertorio degli altri – ha detto Renga – ma stiamo ancora pensando alla modalità". La serie di concerti è stata anticipata dall'uscita del singolo 'Duri da battere'. E, stando a quanto raccontano i tre, l'idea del tour è nata proprio da questa collaborazione. "Mi piaceva – spiega Max – l'idea di rafforzare vocalmente il brano. Così li ho chiamati". "Da lì è partito il progetto – aggiunge Renga – Ci rimettiamo in gioco".
Il brano sarà inserito nell'album di Pezzali che uscirà questo autunno per celebrare i suoi 25 anni di carriera, ma il terzetto non esclude che in seguito, dal live, possa uscire un disco: "Siamo aperti a qualsiasi progetto", rispondono. D'altra parte, in tanti anni di lavoro nel mondo della musica, di esperimenti e scommesse ne hanno fatti tanti. E Pezzali lo sa: "Siamo qui da tempo, è cambiato tutto, ma siamo ancora qui a fare la nostra musica come vogliamo. In fondo anche noi siamo un po' 'duri da battere'".
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