Il Cile ‘La fate facile’: Mi sono messo a nudo ma con un po’ di paura

Il Cile ‘La fate facile’: Mi sono messo a nudo ma con un po’ di paura

Dopo il successo di ‘Maria Salvador’ il cantautore presenta il suo disco della maturità

E’ arrivato il momento del disco della maturità, per Il Cile, al secolo Lorenzo Cilembrini. Divenuto famoso per il grande pubblico grazie a ‘Maria Salvador’, con J-Ax, adesso presenta il nuovo album ‘La fate facile’. “Ho preso coscienza – racconta – di essere diventato adulto. Il lavoro del cantante prolunga l’adolescenza e si incappa, a volte, in situazioni tragicomiche. In questo album ho voluto essere vero al 100%, anche se mettersi a nudo è sempre un rischio”. Il titolo del progetto si basa sul luogo comune della ‘vita facile’ del cantante: “A volte, dall’esterno, il mio mestiere sembra un eterno luna park. Invece, come tutti i lavori, ha momenti belli e brutti, facili e complessi”. 

In ‘La fate facile’ Il Cile ha deciso di tirare fuori tutto il suo essere, senza maschere, anche se con qualche timore: “Ho avuto paura a scoprirmi così tanto, perché viviamo in tempi veloci e a volte superficiali. C’è l’ansia di non essere compresi appieno. Ma le persone hanno mostrato più umanità di quanto immaginassi”. Il Cile si riferisce anche, e soprattutto, ai social network di cui fa grande uso ma che in parte lo spaventano: “Sono come camminare sulla fune, bisogna essere funamboli”. E per, questo, riserva loro qualche critica: “E’ un mondo violento. Si sono rotte delle barriere che prima esistevano. Hanno reso più barbara la comunicazione fra il pubblico e l'artista”.

Nonostante le paure, Il Cile ha messo tanto di sé nel suo lavoro: dall’infanzia complessa con una madre particolare, “da cui ho ereditato follia che se incanalata bene si trasforma in creatività”, fino al trasferimento a Milano per una convivenza “che poi è andata a rotoli, ma è stata la mia salvezza”. E infatti, l'ultimo ringraziamento del disco è dedicato proprio a quella donna, anche se non sono più in contatto: “Ed infine, sì, grazie a te Serena, per tutto quello che mi hai dato e che mi hai tolto e per tutto quello che ti ho dato e che ti ho tolto”.

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