Il disco di inediti del cantautore umbro sarà disponibile da domani in digitale e nei negozi

"Spero che a metà delle persone che lo ascolteranno il mio disco faccia schifo: vorrebbe dire che ho intercettato quali sono le persone a cui parlare. Chi non lo apprezzerà, vorrà dire che non parla la mia stessa lingua musicale". Così Michele Bravi, reduce dal quarto posto al Festival di Sanremo con 'Il diario degli errori', presenta il suo nuovo album 'Anime di carta' e precisa: "Sono fragile, ma anche spavaldo e forse un po' arrogante". Bravi è giovanissimo, 23 anni, e quando inizia a parlare e a raccontarsi è difficile fermarlo: lacrima facile, ma anche una certa sicurezza nell'esprimersi e nel trasformare in musica il suo essere. Dopo un periodo complicato, artisticamente e personalmente, con Sanremo Bravi si è preso una rivincita e ora è pronto a presentare a tutti il suo lavoro, di cui va particolarmente orgoglioso.

"Ho fatto delle scelte difficili. Il percorso è stato bello intenso. E sta dimostrando che le mie scelte sbagliate alla fine erano giuste. Sono in un momento di serenità personale molto alto, non riscriverei niente della mia storia", spiega il cantautore che, dopo aver vinto 'X Factor', non ha avuto vita facile nel mondo della discografia. E così, è scomparso dalla scena per ripresentarsi ora con il Festival e con un disco di inediti al quale ha lavorato per tre anni. Lui stesso consiglia di ascoltarlo "dalla prima all'ultima traccia, perché è una storia, un percorso". "Ho perso una persona a cui tenevo tantissimo – racconta – e alla fine su questa storia ci ho scritto un disco. Avevo bisogno di trovare il modo per uscirne e dimostrare che la musica mi aiuta. L'album è stato una seduta di psicanalisi".

Perché 'Anime di carta'? "Siamo tutti anime di carta: è un materiale accessibile ma importante, perché ci scrivi la tua storia e non te la puoi strappare via di dosso. Quando attacchi la tua vita a quella di qualcun altro, devi prendere la forma di quella persona. L'alternativa è rimanere un foglio piatto, senza forma né contenuto".
Entrando nel dettaglio, il disco conta 13 tracce: sei portano la firma di Michele Bravi, che, per questo album, ha scelto di collaborare con celebri autori italiani tra i quali Federica Abbate, Giuseppe Anastasi, Cheope, Niccolò Contessa. 'Anime di carta' è la ricerca di un mix tra il ritmo della musica elettronica e l'intimismo dell'ensemble d'archi. Un sound internazionale, espresso però questa volta, a differenza dello scorso disco, per la maggior parte in italiano perché "è la lingua del cuore dei sentimenti e dell'istinto, mi permette di non avere filtri. L'inglese invece è una scelta consapevole, un desiderio cosciente".

Dopo il lancio dell'album, un lungo instore tour che porterà Bravi in giro per tutta l'Italia toccando 25 città in meno di un mese. Poi due date live in anteprima: il 20 maggio al Fabrique di Milano e il 21 al Viper Theatre di Firenze. "Lo spettacolo sarà un po' particolare: ci sarà un filo conduttore, non si tratterà di una serie di canzoni in fila. E ci sarà una rivisitazione del concetto di carta sul palco. Le due anteprime sono una prova, poi spero di portare lo spettacolo in giro".

Intanto, è pronto a fare ascoltare a tutti, con orgoglio, il suo disco. Che, per il momento, racconta una storia a lieto fine visto che si conclude con la traccia 'Chiavi di casa': "Perché è importante cercare il modo di tornare a casa. Io ho trovato una persona che mi ha illuminato, e questo disco è quella luce".

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