Il guest director del 34° Torino Film Festival rivela: "Avrei voluto fare il musicista ma non ero abbastanza veloce come chitarrista"
'La leva calcistica della classe '68' di Francesco De Gregori fu il brano di cui Gabriele Salvatores si innamorò per il suo film Marrakesh Express. "La pellicola aveva un budget limitato, allora chiesi io a Francesco, gli parlai e grazie a lui ebbi la canzone nel mio film". E' il racconto del regista premio Oscar e guest director del 34° Torino Film Festival, a Torino a un incontro su cinema e musica con Alberto Barbera, direttore del museo nazionale del cinema al Grattacielo Intesa – Sanpaolo. La colonna sonora di Marrakesh Express è basata su brani del chitarrista blues italiano Roberto Ciotti. Ma nel film sono state inserite canzoni d'autore italiane, come appunto 'La leva calcistica della classe '68' di De Gregori o 'L'anno che verrà' di Lucio Dalla.
Marrakech Express( 1989) è il terzo lungometraggio di Gabriele Slavatores e primo capitolo della 'Trilogia della fuga', che continua con i due successivi capitoli, Turnè (1990) e Mediterraneo (1991), quest'ultimo vincitore di un Oscar, segue due tematiche ricorrenti, quella del viaggio e del ricordo. Un viaggio fuga da regole della società come in Marrakech Express o della guerra come in Mediterraneo.
Con le canzoni di De Gregori e Dalla, si evoca il passato vissuto dai protagonisti in un film che racconta la generazione di coloro che erano attivi nel '68 e che alla fine degli anni 80 si sono ritrovati in una società diversa. Nel corso della serata al grattacielo Intesa- Sanpaolo verranno riproposti alcuni brani dei film del regista.
Il regista Salvatores poi si è confessato non solo avvocato mancato, ma anche musicista mancato.
"E' vero, avrei voluto fare il musicista, la mia prima passione, ma non ero abbastanza veloce come chitarrista. Una passione che mi ha sempre accompagnato. Quando sono in fase di sceneggiatura penso già a una play list", ha raccontato Salvatores. Al Tff Salvatores ha presentato '5 pezzi facili', fra cui Blow Up di Antonioni e Jules e Jim di Truffaut, film che hanno fatto sì che non facesse la carriera forense seguendo le orme del padre e che gli hanno cambiato la vita.
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