Oggi Sylvester Stallone compie 70 anni, mentre 'Rocky', uno dei suoi film più celebri, spegne le 40 candeline proprio quest'anno. Di famiglia umile (il padre era un barbiere e la madre un'astrologa), il pugile più famoso del grande schermo non ha avuto una vita facile, per quanto sia diventato negli anni una star del firmamento di Hollywood: cresciuto nel quartiere difficile di Hell's Kitchen a New York, da giovane – difficile crederlo – ebbe parecchi problemi fisici.
I suoi genitori si separano e la madre, che soffre di forte dipendenza da alcol, lascia la famiglia e se ne va di casa: Stallone cresce quindi con il padre, un uomo burbero e molto severo. Quando, a 15 anni, va a vivere con la madre, che nel frattempo è diventata manager di una palestra, grazie allo sport riesce lentamente a superare i problemi fisici che aveva dalla nascita e a cominciare a formarsi il fisico muscoloso che tutti conosciamo (e che, per sua stessa ammissione, è frutto anche di qualche 'aiutino' farmacologico).
Nel 1976, dopo tanti rifiuti, convince due produttori a realizzare 'Rocky': nel giro di pochi mesi, diventa uno dei più celebri e pagati attori del mondo. Alla prima pellicola, dove interpreta il pugile italo-americano che grazie allo sport ottiene anche un riscatto sociale, ne seguono poi altri sei: nel 2015 esce l'ultimo episodio della saga, 'Creed-Nato per combattere', dove Stallone allena il figlio di Apollo Creed, suo grande rivale.
Altra saga di grandissimo successo interpretata dall'attore è 'Rambo', dove Stallone veste i panni di un veterano della guerra del Vietnam: dopo il primo film, di enorme successo, ne seguono altre tre, con alterna fortuna.
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La sua vita privata è stata abbastanza burrascosa e solo in anni recenti il divo ha trovato la serenità: dopo un matrimonio ad alto tasso di infedeltà con Sasha Czak, madre dei suoi due figli Sage e Seargeoh, vive una relazione molto altalenante con Brigitte Nielsen, che sposa nel 1985, ma i due divorzieranno solo due anni dopo. Stallone frequenta allora alcune tra le donne più belle di Hollywood: Naomi Campbell, Janice Dickinson, Angie Everhart e Jamie Gertz, solo per citarne alcune, e nel 1997 si sposa per la terza volta. La fortunata, con cui sta tuttora, è la modella Jennifer Flavin, che nel giro di pochi anni gli regala le tre amatissime figlie, Sophie Rose, Sistine Rose e Scarlet Rose.
Nel mondo del cinema, Stallone si è aggiudicato anche tre Guinnes World Records: ha ideato e partecipato al franchise sportivo di maggior successo e più remunerativo della storia del cinema grazie alla saga 'Rocky', ha ideato e partecipato al film sportivo che ha incassato più nella storia del cinema, ovvero 'Rocky IV' e ha scritto e interpretato il film con il maggior numero di decessi, 'John Rambo', con una media di due morti e mezzo ogni minuto.
L'attore può vantare anche diversi primati: insieme a Orson Welles, Charlie Chaplin e Roberto Benigni è l'unico nella storia degli Oscar ad aver ricevuto le nomination come miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale nello stesso anno e per lo stesso film; è al terzo posto nella classifica dei più grandi attori d'azione nel cinema e al settimo in quella dei 100 più grandi eroi del cinema; insieme a Bing Crosby, Paul Newman, Peter O'Toole, Al Pacino e Cate Blanchett è l'unico attore ad aver ricevuto due nomination per aver interpretato lo stesso personaggio a distanza di anni, ovvero in 'Rocky' e 'Creed-Nato per combattere'. Non solo: nel 2010 diventa il primo e unico attore ad aver debuttato direttamente in prima posizione nei botteghini americani per cinque decadi (1970-2010).
Nonostante questi grandiosi risultati, "la mia vita è fatta per il 96% di fallimenti – ha dichiarato Stallone recentemente con un pizzico di amarezza – e per il 4% di successi". Il velo di malinconia che ha sempre negli occhi nei suoi film, evidentemente fa parte di lui anche nella vita.

