Polemica a Bologna, Zacchiroli, consigliere comunale, critica la Fondazione. L'assessore Conte: Memoria difficile da gestire, ma mai dimenticato
A Bologna è alta la polemica sul ricordo di Lucio Dalla, morto il 1 marzo del 2012, tre giorni prima del suo 69esimo compleano. Sono poche le iniziative nel capoluogo emiliano a quattro anni dalla scomparsa. Benedetto Zacchiroli, amico e consigliere comunale, attacca: "Agli eredi non importa patrimonio culturale". Ma l'assessore alla cultura Davide Conte stempera la tensione: Memoria così grande e difficile da gestire, la Fondazione Dalla ha una sua autonomia e ha deciso di organizzare la maggiore iniziativa a Roma, noi pensiamo già al prossimo anno, quando porteremo la voce di Lucio nella sua città".
'MANCA IL RICORDO QUOTIDIANO'. "Ho aspettato quattro anni prima di parlare, ora basta". Zacchiroli, amico di Lucio Dalla e consigliere comunale a Bologna, è amareggiato per come la città abbia dimenticato "l'uomo che meglio ha raccontato e rappresentato la bolognesità". Zacchiroli è stato colui che ha dovuto organizzare l'improvviso funerale del cantante nel marzo del 2012. "Più che i fuochi d'artificio mi interessa il ricordo ordinario e quotidiano di Lucio, che tuttora manca", ha spiegato a LaPresse. A parte l'appuntamento di ogni giorno alle 18 in via D'Azeglio, dove abitava e dove risuonano le canzoni del grande cantautore. "Lo proposi in consiglio comunale e l'amministrazione si impegnò in poco tempo a realizzare il progetto della filodiffusione".
ZACCHIROLI CRITICO CON LA FONDAZIONE. Nel mirino delle critiche di Benedett Zacchiroli ci sono la Fondazione Dalla, l'ente titolato a organizzare il ricordo del cantautore bolognese, e i parenti che ne gestiscono l'eredità economica: "Non mi sembrano, però, interessati all'eredità culturale di Dalla, una risorsa invece per la nostra città e non solo. Magari in futuro sarò smentito e se succederà esclamerò 'Alè' come diceva Lucio".
L'AMICIZIA CON LUCIO. Zacchiroli si candidò alle primarie del Pd a Bologna, arrivando terzo dopo l'attuale sindaco Virginio Merola e Amelia Frascaroli. Dalla appoggiò pubblicamente la sua candidatura. Il consigliere comunale ricorda la loro amicizia nata nel 2006, quando come 'consigliere politico del sindaco per gli affari esteri' organizzò con Dalla il concerto per festeggiare l'elezione, da parte dell'Unesco, di Bologna 'città creativa per la musica'. "Lucio era totalmente immerso nella sua città, quando passeggiavi con lui poteva sembrare di trovarti accanto a un personaggio famoso e amato, ma anche al vescovo o al vero sindaco di Bologna". Conclude amaro: "Se Bologna è la sua tomba, allora non lo ricorda come dovrebbe. Non sento la sua voce per le strade come vorrei e come vorrebbero, ne sono certo, i bolognesi".
ASSESSORE: EREDITA' DIFFICILE DA GESTIRE. "Penso che il modo migliore per ricordare Lucio Dalla sia farlo attraverso la sua musica". L'assessore alla Cultura del comune di Bologna, Davide Conte, stempera le polemiche sugli eventi dedicati al cantautore. "La sua eredità di artista – spiega a LaPresse – è così grande che comprendo la difficoltà nel gestirla interamente, quest'anno la Fondazione a lui dedicata ha deciso di realizzare una grande iniziativa a Roma, noi rispettiamo l'autonomia dell'ente e, intanto, stiamo lavorando già alle manifestazioni del prossimo anno".
AL LAVORO PER UN 2017 IN GRANDE. Da quasi cinque mesi assessore, Conte è subentrato in giunta ad Alberto Ronchi. "Pensiamo a un ricordo articolato e strutturato nel 2017, l'intenzione è quella di portare Lucio nella città. D'altronde, Dalla è Bologna in Italia. Poi, condivido l'intento del ministro Dario Franceschini di portare il patrimonio culturale del grande cantautore a scuola. E di studiare i suoi testi in classe. A Bologna, abbiamo un liceo musicale a lui intitolato che dedicherà la giornata del 4 marzo alla sua memoria".
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