di Maria Elena Ribezzo

Roma, 29 lug. (LaPresse) – Sono quattro i film italiani in concorso alla 72a Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre. “Uno in più del solito”, spiega Alberto Barbera, al suo quarto anno di direzione della Mostra, presentata questa mattina a Roma. “Sono quattro bei film ed è un segnale forte e positivo per il cinema italiano che, ricordiamo, non gode di buona salute. Produciamo due volte e mezzo i film che si producevano due anni fa, con gli stessi fondi. E’ chiaro che qualcosa si perde e quel qualcosa è la qualità”. ‘Sangue del mio sangue’ di Marco Bellocchio, ‘Per amor vostro’ di Giuseppe Gaudino, ‘A bigger splash’ di Luca Guadagnino e ‘L’attesa’ di Piero Messina è il poker italiano nei 21 film in concorso.

“Mettere in concorso 21 film – aggiunge il direttore – è una piccola deroga che mi sono concesso nel voler tenere basso il numero di film in mostra: ne abbiamo ricevuti tantissimi, oltre 3mila da tutto il mondo. Solo tra gli italiani c’erano 178 lungometraggi e 148 cortometraggi”. Ci sono altri italiani distribuiti tra i fuori concorso e la sezione ‘Orizzonti’, che “non è fatta degli scarti dei film in concorso – ha detto – ma è una sezione parallela che mette in mostra quello che consideriamo il meglio del cinema d’autore”.

Nei fuori concorso c’è ‘Non essere cattivo’ di Claudio Caligari, scomparso durante le riprese. Il film è stato portato a termine da Valerio Mastrandrea, “che lo ha fortemente voluto e prodotto – ha spiegato Barbera -. Un film pasoliniano, volutamente fuori tempo massimo”.

Gli altri italiani sono ‘Gli uomini di questa città io non li conosco’ di Franco Maresco e ‘L’esercito più piccolo del mondo’ documentario di Gianfranco Pannone, co-prodotto con la Città del Vaticano e la Svizzera “per il quale il Vaticano ha dato carta bianca per raccontare la vita delle guardie svizzere”. Tra i film in corsa per ‘Orizzonti’, ci sono ‘Pecore in erba’, mockumentary (cioè fiction in stile documentario), opera prima dell’ex assistente di Ferzan Ozpetec Alberto Caviglia, e ‘Italian gangster’ di Renato De Maria.

Ma oltre a concedere un posto in più a tavola del solito agli italiani, la Mostra quest’anno stende anche un tappeto rosso più scintillante. Frutto delle polemiche degli scorsi anni sulla ‘assenza di glamour’ nella kermesse italiana? “Neanche per sogno”, garantisce il direttore: “Venezia – dice – è aperto a tutti, non è esclusivo come possono esserlo altri festival, quello di Cannes ad esempio”. Le grandi star quindi, ha spiegato alla presentazione di questa mattina a Roma, non sono in nessun modo strumentali al red carpet: “I film in corsa che hanno grandi cast – ha detto Barbera – sono anche buoni film. Praticamente il sogno di ogni direttore artistico”.

Basterebbe la presenza di uno solo dei protagonisti del film di Martin Scorsese, ‘The Audition’, per far spellare le mani al pubblico: invece Robert De Niro, Leonardo Di Caprio e Brad Pitt sono in tre nello stesso lungometraggio. Mentre Anthony Hopkins è uno dei protagonisti di ‘Go with me’, film in anteprima mondiale che uscirà nelle sale a dicembre, sul conflitto di valori tra la Cina sta tramontando e quella che si impone.

Johnny Depp, Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard, Kevin Bacon sono nel cast di ‘Black Mass’ di Scott Cooper; Josh Brolin, Robin Wright, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson, Jake Gyllenhaal in quello del film d’apertura, ‘Everest’. Attesissimo ‘The Danish girl’ di Tom Hooper, “molto disturbante”, l’ha definito Barbera, con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Amber Heard.

“La maggior parte degli attori ci saranno – ha assicurato Barbera – quasi tutto il cast di ‘Everest’, i protagonisti di ‘Danish Girl’, o ‘Black Mass’, e il ritorno di Johnny Depp a Venezia dopo sette anni”.
Perciò, ha annunciato, “sarà un tappeto rosso ricchissimo quest’anno”. Se c’è un file rouge tra i film è “l’attenzione per le storie vere – ha osservato Barbera -. Lo stesso filone che caratterizza la filmografia mondiale negli ultimi anni”.

Il 12 settembre, in collegamento con la sede Onu di New York, ci sarà la proiezione speciale di ‘Human’, il documentario del fotografo francese Yann Arthus-Bertrand, che incrocia riprese dall’alto a primissimi piani di persone che raccontano se stesse.

A margine del Festival, sono moltissimi gli eventi in programma: tra questi, al Lido di Venezia è previsto uno spazio inedito intitolato ‘Il Cinema nel Giardino’, con proiezioni e ospiti d’eccezione, come Vasco Rossi, Pif, Giuseppe Tornatore, Alessandro Gassman, Gianni Amelio, Arturo Brachetti e Giuliano Montaldo.

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