Torino, 28 gen. (LaPresse) – Il Museo Nazionale del Cinema propone alla Mole Antonelliana dal 29 gennaio al 3 maggio 2015 la mostra ‘AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra’, a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni: un percorso per immagini con scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari che raccontano una guerra estrema, imponente e contraddittoria.
La Grande Guerra è stato il primo conflitto documentato in modo sistematico da operatori e fotografi militari o da dilettanti. La fotografia e il cinema, arti tecnologiche del Novecento, sono posti al centro di una strategia offensiva e invasiva non meno pericolosa di quella giocata dagli eserciti nelle trincee: le immagini fisse e animate comunicano direttamente con lo spettatore, superando vincoli linguistici, disinteresse e resistenze ideologiche.
La mostra si sviluppa dall’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema e della Mole Antonelliana, simbolo della città, sino agli ambienti espostivi della balconata (piano +25). Lungo la rampa sono presentate oltre 160 fotografie inedite, scattate in buona parte da Luis Bogino, fotografo nato in Argentina da genitori piemontesi al seguito del Regio Esercito Italiano, e appartenenti alle collezioni del museo. Alle foto di Bogino si aggiungono gli scatti realizzati dai soldati fotoamatori dislocati nei territori di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico, fatto di filmati girati al fronte e nelle retrovie, e spezzoni di film narrativi di epoche diverse, quale testimonianza di un’eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Un risalto particolare è dato al film ‘Uomini contro’ di Francesco Rosi, recentemente scomparso e di cui il museo conserva l’imponente archivio.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata